Probabilmente reagiremmo tutti allo stesso modo. Non per spocchia, neanche per presunzione. Ma solo perché l’attesa si fa tremenda in ogni possibile accezione, e allora in un modo va incanalata anche la frustrazione di chi aspetta.
Alvaro Morata resta a Torino? Ad oggi la risposta è un secco ‘no’. Il Real lo vuole, non per farne un perno in campo, ma per farne un’immensa plusvalenza. Ergo: Arsenal, Chelsea, Psg, tutti in fila. Rigorosamente uno dopo l’altro, attendono sviluppi assolutamente fondamentali per mettere in campo una strategia vincente. In quanto: dovesse spuntarla la Juve, a quel punto il ragazzo sceglierebbe Torino. E tanti saluti al mercato.
Le parole non dette, più di quelle proferite, oggi hanno un peso specifico importante. È che portano inevitabilmente Alvaro lontano dal bianconero, rispettando in pieno la volontà di Florentino Perez: convintosi già un anno fa, quindi respinto sul più bello. Allora Morata non aveva dubbi: dopo una finale di Champions da protagonista, la volontà era quella di riprovarci subito. E con gli stessi colori. Ma al netto di un anno di panchine e tanti ‘down’, il canterano ha capito di doversi guardare attorno. Soprattutto se ad attenderlo c’è un posto da titolare in una squadra potenzialmente da Champions.
Dunque non è una questione di cuore. E neanche economica. È più una questione di opportunità: Morata ne troverebbe di belle e di buone. Probabilmente, pure di più appetibili rispetto ad un ruolo da mezzo protagonista alla Juventus in un campionato che comunque non esalta le sue caratteristiche tecniche. Valutazioni oggettive, sia chiaro. Probabilmente considerate pure dal diretto interessato. Non per questo, tuttavia, principale motivo d’addio.
Il problema è questo: Morata non è padrone del suo destino. Non per l’assoluta padronanza dei club nell’affare, ma semplicemente perché è pronto a firmare di tutto. Ha lasciato la questione in ballo alle due società, un po’ come a dire: questa è una loro questione. Trovato un accordo tra le parti, lui sarà pronto ad avallarne la decisione finale. E poi, nel caso, a trovare un’altra squadra nella rosa delle contendenti.
Inevitabilmente, anche il non impuntarsi del nueve juventino ha inciso e inciderà sul risultato della trattativa. Morata sarà un giocatore del Real, poi chissà. Di sicuro – e qui davvero ballano pochissime chance -, Marotta farà di tutto per provare a trattenerlo. Il fatto è che Perez ha deciso: è un uomo nato per gli affari, e Morata è un affare succulento. È stato bello, bellissimo. Ma forse è anche giusto così…
Cristiano Corbo