Tra novità e continuità: nasce la nuova Juve

Con l’Europeo alle porte e il mercato che ci ha già regalato diverse indiscrezioni e alcuni colpi più o meno a sorpresa, gli argomenti di interesse in vista della prossima stagione non mancano di certo.
Detto che Marotta e Paratici hanno sapientemente cominciato a scandagliare il mercato alla ricerca di rinforzi per la rosa del prossimo anno, vogliamo provare ad ipotizzare quale potrebbe essere la formazione della Juve che verrà.

QUESTIONE DI MODULO – Allegri ha sempre professato il credo tattico della “flessibilità” chiedendo ai suoi giocatori di non legarsi al concetto del modulo fisso, ma di essere in grado di cambiare atteggiamento anche a gara in corsa. Da questo punto di vista, i bianconeri avranno la grande chance di affidarsi a moduli collaudati e ben rodati, ma anche di variare assetto in base alle esigenze e all’avversario. Ecco quindi che si aprono diversi scenari tattici per la Juve del prossimo anno.
4-3-2-1 : il modulo “ad albero di Natale“, tanto caro al mister livornese, è stato proposto in qualche occasione nella Juventus  della stagione appena conclusa.

4-3-2-1 . Modulo "ad albero di Natale" per la Juve?
4-3-2-1 . Modulo “ad albero di Natale” per la Juve?

La contemporanea presenza di Dybala, Morata e Mandzukic è stata sfruttata solo in rare occasioni in cui i bianconeri avevano necessità di spingere sull’acceleratore. Chiaramente questo modulo tiene conto della permanenza di Morata in bianconero e potrebbe rappresentare una novità nell’assetto tattico della Juve 2016/17. Ovviamente questo approccio permetterebbe ai bianconeri di passare velocemente ad un 4-3-3 qualora Dybala e Morata, o chi dovesse sostituirlo (Berardi?Zaza?), si andassero a disporre sulla linea degli attaccanti, affiancando Mandzukic. Appare chiaro, in questo caso, che uno dei membri della BBC andrebbe ad accomodarsi in panchina, ma è chiaro che nell’ottica di una stagione lunga e piena di impegni questo non rappresenterebbe un problema.

3-5-2 : Il modulo di Contiana memoria, che si è rivelato tanto congeniale ed efficace nelle fila bianconere, rimane il caposaldo delle impostazioni tattiche della Juventus del futuro. Imprescindibile l’azione dei due esterni di fascia che fungono sia da terzini, andando a comporre una difesa a 5 elementi, sia da esterni di centrocampo e d’attacco, andando a costituire quel 3-5-2 o addirittura un 3-3-4 di vocazione puramente offensiva. Confermato il trio arretrato davanti a BuffonBarzagli, Bonucci, Chiellini più eventualmente il più che positivo Rugani.  Un centrocampo strutturato e fisico composto da Khedira, Pogba e Marchisio al quale viene affidato il compito di far girare tutti gli automatismi, fungendo da catalizzatore del gioco bianconero sia in fase difensiva sia in fase offensiva.

I movimenti di mercato sembrano suggerire l’intenzione di Allegri di confermare, appunto, il 3-5-2 come modulo di partenza per i suoi ragazzi. In particolar modo le voci su Dani Alves, pronto a vestire il bianconero, sembrano allinearsi con la disposizione tattica già illustrata: il brasiliano rappresenterebbe l’alternativa a Lichsteiner, offrendo corsa, spinta e qualità difensiva pari a quelle offerte dall’elvetico.
Sull’out opposto, la conferma di Evra fresco di rinnovo e la presenza di Alex Sandro offrono ad Allegri la possibilità di cambiare pelle alla Juventus anche in corsa: con il francese i bianconeri godono di una fase difensiva più efficace, mentre il brasiliano ha dimostato di saper essere devastante con le sue folate sulla fascia che spesso, nella stagione scorsa, hanno prodotto assist vincenti per le punte bianconere.

Il mercato è alle porte e nonostante i primi rumors, la Juventus ha già chiaro in mente un progetto tattico sul quale basare la nuova stagione e i successi futuri. Se poi dal mercato arrivassero elementi funzionali a tale progetto ad Allegri resterà solo da decidere chi mandare in campo di volta in volta per puntare alla conferma in Italia e, soprattutto, a migliorare in Europa.

 

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