Senza più nascondersi, un po’ perché non serve, un po’ per motivi strettamente legati ad una soddisfazione immensa. Patrice Evra resta, si legherà alla Juventus per altri due anni (1+1 col nuovo contratto). E n’è estremamente felice.
“Io sto vivendo oggi, vivo il presente. Non so cosa succederà in futuro – racconta a Telefoot il terzino -. Ho prolungato con la Juventus per altri due anni, non prenderò in giro nessuno”. No, non lo fa: resta perché sa di poter stare in questa squadra. Di poter rendere ancora tanto. “Se dovessi iniziare a togliere la gamba smetterei all’istante. E non chiuderò la carriera senza vincere qualcosa con la Francia”, prosegue. Insomma: la voglia c’è. Ed è sempre tanta.
Prossimo appuntamento? Gli Europei, pure in casa. Ma Pat non ha paura: “Ci mancheranno tanti giocatori, dobbiamo tornare ad essere una nazionale vincente come il nostro allenatore. Ci vuole umiltà, altrimenti ci mettono al muro“. Guarda un po’, le stesse parole di Reggio Emilia: allora fu il Sassuolo ad inchiodare la Juve, quindi arrivò la svolta. “Se siamo umili siamo anche in grado di realizzare grandi cose”. Detto, fatto. Almeno in bianconero. Ma si sa: Evra non si smentisce mai.
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