29 maggio 1985. 31 anni fa si svolgeva una delle più grandi tragedie calcistiche: Juve e Liverpool sono pronte a giocarsi la finale di Champions League allo stadio Heysel di Bruxelles ma, poco prima del fischi finale, un settore dello stadio crolla e rimangono uccise 39 persone, in maggior parte italiane, oltre a 600 feriti. Da quel momento il tempo si è fermato e, ovviamente, ogni anno si cerca di commemorare le vittime per non dimenticare.
L’INIZIATIVA – Ecco allora perché ieri, al calar del sole, è apparsa la scritta “+39 rispetto” sulla Mole Antonelliana. L’evento fa parte dell’iniziativa “Giornata della Memoria per le vittime dell’Heysel e di condanna di ogni violenza sportiva”, patrocinata dalla Città di Torino. Tanti i motivi di riflessione e di ricordo: oltre alla scritta apparsa sulla Mole, infatti, ieri sera, alle ore 21, si è tenuta una serata, introdotta da Beppe Franzo, presidente dell’Associazione “Quelli di … via Filadelfia”. Si è continuato poi con la proiezione del docu-film “Non dimenticare Heysel”.
L’ALTRA TRAGEDIA – La serata si è infine conclusa con la testimonianza di Lev Simonov, sopravvissuto alla tragedia dello stadio di Mosca. E già, perché ieri sera non si è ricordata solo la tragedia dell’Heysel, ma anche un’altra tragedia, forse meno nota, ma che resterà sempre nella storia. Era il 20 ottobre 1982 e si giocava l’andata dei sedicesimi di finale della Coppa Uefa. A Mosca si sfidano i padroni di casa dello Spartak e gli olandesi dell’HFC Haarlem. Ad un certo punto le scale crollano e nella tragedia rimangono vittime 66 persone.
Il Comune di di Torino ha voluto dare un messaggio forte con questa iniziativa: non bisogna mai dimenticare quello che è successo e, soprattutto, mai dimenticare quegli angeli che hanno perso la vita per guardare il loro sport preferito.
Simone Calabrese
This post was last modified on 28 Maggio 2016 - 22:14