Morata, i gol decisivi e la malinconia: storia di una serata felice a metà

Sapeva tanto di ultimo regalo prima dell’addio quello con cui Alvaro Morata ha consegnato la Coppa Italia nelle mani della Juventus. Uno di quei regali che non vedi l’ora di scartare, ma che dietro il pacchetto nascondono malinconia. La stessa malinconia che si legge negli occhi Alvaro nell’intervista post gara, quella che si legge tra le sue parole e che si espande a macchia d’olio, tra i compagni, tra la squadra, tra i tifosi bianconeri.

L’ENNESIMO GOL DECISIVO – Un gol decisivo, tanto per cambiare. Morata ha un ottimo feeling con le reti importanti. Chiedete ai giocatori del Real Madrid, chiedete ai campioni del Barcellona e alla finale dello scorso anno, chiedete ad Allegri. Perchè, ancora una volta, lo spagnolo è riuscito ad incidere nel momento più importante, quando buttare dentro quella palla serviva più di ogni altra cosa. Lo ha fatto lui, di nuovo. E una percentuale del merito è tutta del Mister che lo ha messo in campo al momento giusto. E Alvaro lo ha ripagato alla grande: una zampata vincente poco dopo la sua entrata  e Coppa in bacheca. E l’esultanza sotto la curva: un mix di rabbia, voglia di esplodere, voglia di alzare al cielo tutto, pure  quelle voci di mercato che cercano di distrarlo e che, ogni giorno, diventano sempre più insistenti.

Anche per Alvaro record personale di assist: sei stagionali.

FORSE L’ULTIMO – Già, il mercato. Quella sessione estiva alle porte che non promette niente di buono alla voce Morata. Il pressing del Real Madrid si fortifica sempre di più e, adesso, le possibilità di vedere ancora Alvaro con la maglia bianconera nella prossima stagione sono veramente minime. Quel giovanotto dalla faccia innocente tornerà a casa, molto probabilmente, lasciando un vuoto immenso nel cuore dei tifosi che lo adorano. E a quel punto la volontà di Morata conterà ben poco: lo spagnolo ha manifestato più volte la volontà di restare a Torino, ma in certe situazioni le intenzioni contano ben poco. E, allora, sarà addio, molto probabilmente. Ma, almeno per stasera, le questioni di mercato andrebbero messe da parte. C’è un talento da osannare, da mettere al centro dei riflettori e da rimanere ore ed ore ad osservare. Per capire quanto sia forte, per ricordare quanto sia stato importante e per sperare che lo sia ancora. Perchè, comunque vada a finire, Alvaro il bianconero se lo porterà dentro. Per sempre.

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