La Juventus fa la storia del calcio italiano ancora una volta e vince per il secondo anno consecutivo scudetto e coppa nazionale, cosa mai accaduta prima. Ma la gara della Signora non è entusiasmante. La vittoria è frutto di molta sofferenza, soprattutto nel primo tempo, nel quale un Milan orgoglioso domina a centrocampo. Infatti Allegri, smentendo tutto e tutti, schiera insieme Lemina ed Hernanes, il primo da interno destro ed il secondo in regia. Il risultato è pessimo, così come l’unica volta in cui i due hanno giocato assieme, ovvero la gara di campionato a Napoli. Il gabonese sembra un pesce fuor d’acqua in quella posizione, mentre il “Profeta” torna a giocare su livelli non da Juve.
MEDIANA IN AFFANNO – La conseguenza è che la squadra campione d’Italia soffre in difesa e non punge in attacco, visto che il centrocampo né fa filtro, né accorcia in fase offensiva verso le punte che non ricevono un pallone giocabile in tutti i primi quarantacinque minuti. Il Milan sfonda soprattutto sulla fascia sinistra bianconera, con le continue sovrapposizioni di Kucka e di un pimpante Calabria, che prendono Evra in mezzo, lasciato spesso solo da Pogba, impegnato a randellare anche al centro della mediana vista la pochezza di Lemina ed Hernanes.
SUBITO IN PARTITA – La svolta del match per la Juventus avviene al 62’, quando Allegri sostituisce un Evra frastornato con Alex Sandro e l’ex Porto riequilibra i bianconeri entrando subito in clima partita. Ne è dimostrazione il primo pallone toccato dal terzino: anticipo su Calabria (che da quel momento in poi avrà pochi rifornimenti), sgroppata sulla fascia, dribbling e assist filtrante per Pogba con tiro finale di Hernanes. In un’azione tutto il repertorio di Sandro. Il nativo di Catanduva, non fa mai mancare il suo apporto in attacco, costringendo i rossoneri a ripiegare e dando la possibilità a Pogba di dedicarsi alle geometrie piuttosto che al recupero palla. I dribbling riusciti ed i cross del brasiliano sono la scintilla che dà vigore alla Juve, che con i successivi cambi di Cuadrado e Morata, vince la partita.
AGGRESSIVO IN DIFESA – In fase difensiva, Alex Sandro mostra molta più aggressività di Evra. Diversi i palloni recuperati e ben quattro gli anticipi, dote in cui eccelle (nella passata Champions League è stato il giocatore con più recuperi e con più anticipi all’attivo). Esempio è l’azione del gol partita. Il numero 12 bianconero esce aggressivo sull’esterno milanista, gli toglie il pallone e lo cede a Lemina che indovina l’unica giocata della sua gara lanciando in velocità Cuadrado, con conseguente cross per Morata che segna. Alex Sandro si fa valere anche nei duelli aerei . L’unica sbavatura un rinvio a centro area che dà la possibilità a Bacca di provarci in rovesciata, ma è poca cosa rispetto al match positivo che disputa il brasiliano. Per la prossima stagione, non dovrebbero esserci dubbi su chi dovrà ricoprire il ruolo di terzino sinistro titolare.
Enrico Valentino
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