Al cuor non si comanda, dicono. Il patron del Sassuolo Giorgio Squinzi ha sempre avuto un debole per i colori rossoneri, ma proprio i neroverdi si sono conquistati la possibilità di giocarsi i preliminari di Europa League col sesto posto conquistato in campionato.
E allora ecco che Squinzi stavolta deve “tifare contro” i suoi amati colori: “Sono milanista ma stavolta mi tocca tifare contro. Nella Juventus c’è il nostro Allegri che ci portò dalla C1 alla B, poi mi chiese di liberarlo per andare al Cagliari: quello è ancora un mio rimpianto, non dovevo farlo. Sarebbe bello portare una cittadina di 40mila abitanti in Europa League ma anche un azzardo: i costi saranno alti e dovremo abituarci a giocare il giovedì”.
In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale, il presidente Squinzi ha toccato vari argomenti, dal paragone col Leicester dei miracoli fino al mercato, anche in ottica Juve. Ecco le sue parole evidenziate da SpazioJ.it:
LA CRISI DELLA MILANO CALCISTICA – “C’è una saturazione in corso delle due famiglie: Berlusconi ha ancora voglia ma zero strategie, Moratti quella l’ha persa e non investe più come faceva in passato. Personalmente non credo molto ai vari partner societari, a comandare deve essere uno solo”.
SASSUOLO COME IL LEICESTER? – “Il nostro Scudetto sarà la qualificazione alla Champions League, in Italia più di questo non si può fare. C’è la Juventus che ogni anno supera i 90 punti, noi l’abbiamo battuta in campionato e ne andiamo fieri. Poi il Leicester il prossimo anno arriverà a 230 milioni di euro di fatturato, noi siamo a 60 e possiamo arrivare massimo a 70-75 con le plusvalenze. Lo stadio lo abbiamo acquisato per 3,7 milioni dal tribunale fallimentare ed è stato rifatto completamente il terreno di gioco con una particolare tecnologia a cui si è interessato anche il Real Madrid”.
BERARDI – “La Juventus ha un opzione di recompra pari a 25 milioni, esercitabile nel caso dovessero arrivare altre offerte. Quest’anno non ha reso come ci aspettavamo ma resta comunque un giocatore superiore rispetto agli altri ed è anche bersagliato dagli arbitri se mi è permesso dirlo. Non è vero che ci sono pochi giovani validi in Italia, noi abbiamo da poco riscattato Politano dalla Roma, da cui abbiamo avuto anche Antei e Pellegrini: se poi gli altri non ci credono non è un mio problema”.
NUOVE IDEE E CAMBIAMENTI – “Se fossi presidente della Lega ridistribuirei in maniera più equa i diritti tv come avviene in Premier League; limiterei anche l’arrivo di giocatori stranieri fuori dall’Europa per dare maggiore possibilità ai nostri talenti, mentre sarebbe ideale una nuova politica di marketing per portare più gente allo stadio. I ricordi più belli sono le vittorie contro Napoli, Milan, Juventus e Inter, stiamo acquisendo la giusta mentalità”.
Oscar Toson