Doveva essere un momento di gioia collettiva, un insieme di tricolori che avrebbero riempito le strade di Torino, bandiere bianconere sventolate in ogni angolo della città, un pullman con sopra gli eroi di questo scudetto e una folla di tifosi al suo seguito. Niente di tutto questo ci sarà: nessun pezzo di stoffa a due colori, nessuna sciarpa, niente trombette. È stata una scelta giusta, ponderata? Fondata su quali basi? E soprattutto, per quanto tempo hanno pensato (ammesso che l’abbiano fatto) ai tifosi bianconeri vogliosi di acclamare con voce forte i propri beniamini?
In tanti, tantissimi avevano prenotato viaggio e biglietto partita (alcuni anche solo il viaggio) per festeggiare il 34° scudetto della storia juventina. Quei tanti, quei tantissimi sono rimasti delusi. Non c’è stato alcun preavviso, nessun comunicato ufficiale del club: tra l’altro, i tifosi sono venuti a conoscenza della notizia soltanto grazie ai giornali ed alla Tv e non direttamente da chi di dovere.
D’altronde, questo era un rischio per i sostenitori di fede bianconera ma per rispetto degli stessi che sarebbero accorsi da ogni parte d’Italia, un minimo di preavviso l’avrebbero meritavano. E non solo dall’Italia. Molti soci dei Club Juve all’estero (tipo quello a Monaco di Baviera) percorreranno chilometri e chilometri “inutilmente”, perdendo il vero festeggiamento di uno scudetto.
Festa solo rimandata? Difficile. Anche perchè, immediatamente dopo la finale di Coppa Italia, l’inizio degli Europei in Francia costringerà molti giocatori ad un rompete le righe immediato in modo tale da raggiungere subito i rispettivi ritiri delle diverse selezioni nazionali. Quindi niente festa? Non si sa ancora nulla di ufficiale ma sarebbe strano e anche brutto non poter festeggiare, dopo una stagione straordinaria, uno scudetto ritenuto il più bello di quest’ultimo quinquennio.
Di sicuro, per Allegri ed i tifosi, sarebbe importante bissare il “doblete” Serie A-Coppa Italia dello scorso anno, cosa mai riuscita a nessun altra squadra italiana che si aggiungerebbe alla conquista della Supercoppa nella scorsa estate contro la Lazio completando il “triplete tricolore”. Ma ci sono voci, ancora da confermare, che aprono un altro scenario: la ditta alla quale la Juventus si era rivolta per noleggiare l’autobus scoperto aveva ricevuto il fax di annullamento sin da sabato mattina, quindi anche prima della famosa sconfitta che avrebbe fatto infuriare Allegri e di conseguenza annullato la sfilata in centro città.
Insomma, i tifosi avrebbero meritato poter omaggiare i propri giocatori e quindi anche la passerella in pullman. In mancanza di questo, il tifo bianconero era tenuto a ricevere, quanto meno, più chiarezza da parte della società. Dov’è il rispetto per i tifosi? È stata una scelta giusta, ponderata?
Michele Ranieri
This post was last modified on 11 Maggio 2016 - 21:34