Una giornata a Varese, e l’ennesimo premio ad una carriera finora costellata da tantissimi successi. Altra annata pazzesca, quella di Beppe Marotta: non solo uno scudetto messo nel palmares, ma anche la grandissima capacità di aver rivoluzionato una squadra già al top. Come l’ha fatto? Con innesti giovani e di qualità. In grado di garantire un futuro importante alla Vecchia Signora.
Ecco: chissà giugno cosa riserverà ai tifosi bianconeri. Il nome di questo periodo è ormai sulle bocche di tutti: si tratta di Miralem Pjanic, centrocampista della Roma. “Leggo spesso sui giornali che Pjanic è vicino, ma in realtà non abbiamo mai trattato con la Roma, società con cui abbiamo rapporti ottimi – ha però subito risposto l’ad bianconero ai microfoni del sito di Gianluca Di Marzio – Di sicuro è un ottimo giocatore”. Sia chiaro: prima bisogna vedere il futuro di tanti giocatori. E su tutti, Alvaro Morata: “Dovremo incontrare il Real Madrid, ma al momento loro sono impegnati a preparare la finale di Champions League – ha ammessi – La discussione è rimandata, ne parleremo dopo la finale. Rimarrà? Al 50 %“.
Chiusura categorica, invece, su Isco (“non verrà”). Col Real, infatti, “discuteremo di Morata, ma sono mesi lunghi”. Lunghi e caldi, sì. Soprattutto sul fronte Cavani: “Il nostro è un attacco che soddisfa ogni esigenza, formato anche da tre giocatori arrivati nell’ultima sessione di mercato – ha risposto Marotta – Siamo molto contenti di quello che fanno, se poi qualcuno come Morata dovesse lasciarci valuteremo, ma credo che in attacco cominceremo il campionato con questo assetto”.
La chiusura? Fa sorridere. Perché dopo tanti anni di difficoltà, i fantasmi del passato sembrano andati via. Forse per sempre. “Fa un bell’effetto leggere che a tanti giocatori piacerebbe la Juventus – chiosa – La realtà dei fatti dice che questa squadra si è ormai collocata dove la storia l’ha sempre considerata, ora è normale avere un appeal molto alto e che gran parte dei giocatori importanti vogliano venire da noi. Di Natale ci aveva rifiutato, ma ormai sono lontani quei tempi”. Lontanissimi anche per Sanchez, definito “un buon giocatore” e nulla di più. Di certo, non nel cuore del dirigente come Andrea Barzagli. A proposito, il rinnovo? “Parlarne adesso è prematuro, faremo un comunicato e porteremo a conoscenza di tutti quello che è stato fatto”. Sì, mercoledì prolungherà anche lui.
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