Juve, caccia ai rinforzi per la Champions

Dopo Verona – Juventus di ieri sera, lungi da noi il voler scatenare polemiche o lasciarci andare a catastrofismi inutili e ingiustificati.
Questa squadra è la più forte d’Italia e lo ha dimostrato per 5 anni di fila sul campo, a suon di risultati, checché ne vogliano dire le testate giornalistiche e opinionisti vari, sempre così ben informati.

La partita di ieri sera ha, tuttavia, lanciato almeno due campanelli(ni) di allarme ed è su questo che vogliamo soffermarci.
Il primo si riferisce al fatto che senza la dovuta cattiveria e concentrazione, questa Juventus altro non sia che una squadra normale. Se il livello tecnico non è mai stato in discussione noi vogliamo porre l’accento sull’aspetto agonistico e caratteriale che è sempre stato la marcia in più di questa squadra.

Il secondo e più importante aspetto emerso dalla partita di quella che possiamo definire “Juventus B”, è dato dal fatto che, chiaramente, i cosiddetti “rimpiazzi” possano non essere allo stesso livello tecnico dei cosiddetti “titolari”. I due termini vengono volutamente virgolettati, poichè non vogliamo passare per ingrati nè sminuire il contributo dato da chi, chiamato in causa, si è sempre fatto trovare pronto, aiutando la Juve a conseguire i successi degli ultimi anni.

Tuttavia, è innegabile che, tolti alcuni elementi da questa Juventus, alle loro spalle vi sia un abbisso in termini prettamente tecnici. La Juventus di ieri sera era priva di 8 elementi: Buffon, Lichsteiner, Marchisio, Khedira, Pogba (quindi l’intera linea di centrocampo solitamente titolare), Hernanes, MorataMandzukic.

Detto che Neto è un ottimo dodicesimo, ci sarà comunque da valutare eventuali offerte che potrebbero giungere per l’estremo difensore brasiliano. Gli altri reparti sembrano evidenziare la necessità di interventi mirati per assicurare non solo giocatori in grado di sostituire i titolarissimi, ma che siano anche in grado di assicurare alla Juventus un graduale ricambio generazionale e, soprattutto, la continuità di successi che le appartengono.

In difesa rimane vivissima e caldissima la pista che porta al marocchino Benatia dal Bayern. Nonostante l’ex Roma abbia in settimana strizzato l’occhio proprio ai giallorossi per un suo ritorno nella Capitale, la Juventus sembrerebbe in vantaggio nelle trattative, soprattutto nell’ottima dell’affare Coman che i bavaresi dovranno riscattare l’anno prossimo per circa 27 milioni.

Altro nome costantemente vicino ai colori bianconeri è quello di Shkodran Mustafi, 24enne centrale difensivo in forza al Valencia ed ex Sampdoria che potrebbe compiere un viaggio di ritorno per indossare la casacca bianconera.

Sempre dal versante spagnolo e sempre dal Valencia, la Juventus continua a trattare quell’ André Gomes che è stato individuato da Marotta come il sostituto naturale di Marchisio e non solo. Il giocatore in prospettiva sarebbe un buon investimento che andrebbe, con Pogba, a creare una mediana di centrocampo giovane e di qualità. L’ostacolo maggiore rimangono le pretese del club spagnolo, che ha tuttavia necessità di vendere e quindi potrebbe spingere per un accordo con i bianconeri.

Notizia ripresa in questi giorni è il possibile e concreto interessamento della Juventus per un altro centrale di centrocampo di grande spessore. Parliamo di Miralem Pjanic, 26enne bosniaco attualmente alla Roma per il quale è prevista una clausula rescissoria da 38 milioni di euro. Proprio il costo, relativamente contenuto, in relazione all’indiscutibile qualità e all’età del giocatore, fanno sì che la Juventus stia seriamente valutandone l’acquisto per andare a comporre, anche in questo caso, un centrocampo di sicuro valore in collaborazione con Pogba, Marchisio e Khedira. Voci dell’ultima ora parlano di un nuovo interessamento per Montolivo, centrocampista in scadenza con il Milan che potrebbe “tappare” la falla lasciata da Marchisio.
Occhio alla candidatura di un certo Riccardo Saponara, che verosimilmente lascerà Empoli e che potrebbe essere quel trequartista tanto richiesto da Allegri. Il ragazzo conosce già il campionato italiano, come Pjanic, e dopo diverse buone stagioni in Toscana potrebbe essere pronto al salto in una grande squadra. Sempre sullo sfondo le voci che portano a Isco e Oscar. 

In uscita vi sono da registrare le indiscrezioni che vogliono Pereyra vicino all’addio: il West Ham è su di lui e si è già parlato di un’offerta sui 13 milioni, ma l’argentino potrebbe anche essere inserito nella trattativa con il Valencia per arrivare al duo Mustafi-Gomes, riducendo l’esborso enonomico.

Chiudiamo con l’attacco. Nel reparto offensivo molto dipenderà dalle uscite, soprattutto quelle di Morata verso Madrid e di Zaza, qualora l’ex Sassuolo chiedesse la cessione per giopjaniccare con più continuità. Al momento l’unico davvero intoccabile appare essere Dybala, mentre vicino alla conferma sarebbe anche Mandzukic che ha dato un grande contributo non solo realizzativo, ma anche sul piano del gioco.
I nomi per il reparto offensivo sono i soliti noti: Cavani dal PSG, Lukaku dall’Everton o Bentekè dal Liverpool. Ma occhio, in conclusione, ad un nome che nuovo non è: parliamo di Domenico Berardi che secondo i media è già pronto al trasferimento a Torino. Lui, Dybala e Mandzukic comporrebbero un tridente di muscoli, fantasia e imprevedibilità di sicuro interesse. Vedremo come si evolverà il mercato nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: per continuare a vincere in Italia e puntare all’Europa, la Juventus dovrà saper cambiare pelle e alzare l’asticella del valore tecnico della propria rosa per ridurre il gap da big come Bayern, Barcellona e Real.

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