Fatal Verona per le riserve? Le seconde linee deludono

Una sconfitta non fa mai piacere, anche se è indubbio che il contesto e il contemporaneo commovente addio di Luca Toni addolciscano un minimo una pillola che di per sé è molto difficile da rendere gradevole. Ma, mentre per i tifosi è stata quasi un’amichevole, sicuramente Allegri avrà visto la partita con occhi diversi. Senza la fame di vittoria che ha contraddistinto la Juve nella volata finale (durata davvero un’eternità, a causa della falsa partenza), ma indubbiamente con occhio critico.

La gara col Verona poteva avere un solo significato: ricevere risposte dalle seconde linee, oggi schierate in massa. Da Zaza a Sturaro, da Asamoah, passando per Pereyra, fino al neoriscattato Lemina. C’è da fare la Juve del futuro e queste ultime gare possonoallegri fornire segnali potenzialmente importanti. Analizzando la gara di oggi, probabilmente la panchina sarebbe da rifare in toto.

Lungi da noi, e ovviamente anche dalla Juve stessa, sputare sentenze così forti ai margini di una partita quasi da calcio estivo, ma qualche riflessione va fatta. Le risposte sono state totalmente da dimenticare sia in termini di qualità offerta che in termini di impegno. L’attenuante della spina mai attaccata anche da parte di titolari come Bonucci o Alex Sandro regge senza dubbio, ma probabilmente era lecito attendersi qualcosa di più. Lo Sturaro visto oggi vi è sembrato un giocatore da Juve? E Zaza, che tanto chiedeva spazio, ha per caso mostrato di possedere la maturità giusta?

Tutti i giudizi sono rinviati, sia chiaro. Questi sono solo dati da registrare, spunti di riflessione, impressioni che, si spera, vengano smentite alla prima occasione utile. Allegri sarà stato molto chiaro, immaginiamo.

Edoardo Siddi

 

Gestione cookie