Si chiude con un ko la regolar season della Primavera di Fabio Grosso. A Genova, contro il Genoa, la compagine bianconera viene schiantata 5-2. Il tecnico schiera una formazione fortemente rimaneggiata, rinunciando a Cassata, Audero e Favilli, impegnati con la prima squadra. Dell’undici che scende in campo ad Arenzano, soltanto Macek è annoverabile tra i soliti titolari. Per il resto, difesa inedita, con Vitali tra i pali, Eleuteri, Vogliacco, Severin e Beruatto (sostituito nel finale da Zanandrea, degli Allievi.
Per lui esordio in Primavera). A centrocampo, oltre a Macek, ci sono Didiba e il redivivo Pellini, con Bove spostato sulla trequarti, dietro Di Massimo e Morselli.
Il Genoa parte forte e colpisce una Juve palesemente poco concentrata. Gomes firma il vantaggio dopo appena due minuti, poi dopo vari tentativi Ghiglione raddoppia. La reazione bianconera a questo punto c’è, e la guida Didiba, autore di una doppietta che riequilibra l’incontro. A rompere l’equilibrio ci pensa, all’8′ della ripresa, Gulli, e nel finale arriva la doppietta di Panico che arrotonda il risultato. In mezzo, diverse occasioni ghiotte per la Juve.
Come detto, con un primo posto già archiviato, la gara non contava niente, ma alla Juve i cali di concentrazione non piacciono mai, quindi bisognerà vedere come la prenderà Fabio Grosso. Salverà il salvabile o si arrabbierà per la brutta sconfitta? Soprattutto considerando che per molti, quella di oggi, era una gara in cui dimostrare qualcosa in ottica prossima stagione. L’appuntamento, ora, è alle Final Eight. Lì non saranno concessi cali di concentrazione di nessun tipo, perché cestinare quanto di bellissimo realizzato in questa stagione, sarebbe delittuoso. E un gruppo con tanta qualità non è detto si riveda molto presto.
Edoardo Siddi
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