Luca Toni dice addio. Dopo una carriera straordinaria, l’attaccante dell’ Hellas Verona ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Ad annunciarlo attraverso una conferenza stampa è stato lo stesso ex Fiorentina, Juve e Bayern Monaco: “Dopo un po’ di riflessioni ho deciso che dopo 22 anni di calcio, quella di domenica sarà la mia ultima partita da professionista – ha detto Toni – Mi sono reso conto di essere arrivato alla fine del percorso, soprattutto a livello mentale. A Verona sono stati tre anni fantastici, ma sono state dette anche cose non piacevoli. Da quando sono arrivato non mi sono mai permesso di dire chi prendere e chi non prendere, ho fatto solo il giocatore. Ho dimostrato professionalità e non mi sono mai permesso di dire chi doveva o no giocare. Il futuro? È stata una decisione talmente difficile quella di smettere che ancora non ho pensato cosa farò. Se ho pensato di lasciare l’anno scorso? Quando le cose vanno molto bene è impossibile lasciare, purtroppo questo è stato l’anno peggiore della mia carriera anche a livello di testa. È impossibile fermarsi quando a 38 diventi capocannoniere della Serie A e dimostri di essere il miglior centravanti. L’unico modo era avere una grande delusione e quest’anno per me è stata una grande delusione”.
Poi un pensiero anche ad alcuni colleghi: “Totti e Di Natale? Non so quale situazione stiano vivendo – ha continuato Toni -, ci ho messo tanto a pensare alla mia scelta, figuriamoci se dovessi pensare alle loro situazioni. Ognuno ha le sue cose, da giocatore la Serie A mi mancherà, penso che quando smetteremo io, Totò e Totti andranno via quasi 1000 gol, quindi sarà una grande perdita per tutto il calcio italiano. Non so se resterò a Verona, col presidente avevamo detto che a fine anno ci saremmo trovati, penso che parleremo la prossima settimana per fare una chiacchierata e per capire se si può lavorare insieme. Verona mi piace e mi sono affezionato,parlerò col presidente e vedremo se ci sarà la possibilità di iniziare un nuovo percorso. Lo farò con umiltà, ma le mie idee rimarranno intatte perché ho fatto 30 anni di calcio, quindi credo di avere un po’ di esperienza. Farò l’allenatore? Non credo, vedo i miei ex compagni invecchiare di cinque anni alla volta. Rimpianti? Mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto con la Roma”.
In chiusura una battuta su Delneri: “Che con l’allenatore io non abbia un bel rapporto credo che sia agli occhi di tutti, ma di sicuro sia io che lui usciamo sconfitti da questa stagione. Di sicuro sono successe cose che non mi sono piaciute, però adesso di questo non voglio parlare”.
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