Un gol ogni 106 minuti. Tanto basterebbe a descrivere Simone Zaza, l’uomo che, pur giocando poco, è riuscito a ritagliarsi degli highlights memorabili in questa stagione. Ancora una volta, entrando dalla panchina, ha messo il suo sigillo, il quinto in campionato, l’ottavo in stagione.
TRATTAMENTO MIGLIORE – A questo punto, molto probabilmente, l’uomo dal gol ogni 106 minuti meriterebbe un trattamento migliore. È difficile dirlo, quando davanti hai gente come Morata, Dybala e Mandzukic, ma, soprattutto lo spagnolo e il croato, quando hanno attraversato momenti complicati, hanno sempre avuto la piena fiducia di Max Allegri. Simone, invece, di momenti complicati ne ha passati pochi, ma comunque non è mai stato considerato. Spezzoni di partita, talvolta molto brevi, partite da titolare quasi nessuna. Allegri dice che bisogna avere pazienza, che sono normali la competitività e lo scarso minutaggio, soprattutto per un giovane al primo anno di Juve, ma l’attaccante lucano oramai si è stancato. E allora, c’è un altro obiettivo che potrebbe fargli cambiare idea, che potrebbe farlo sentire più importante nel progetto Juve: sabato 21 maggio, a Roma, la finale di Coppa Italia. Zaza è pronto, e forse meriterebbe una maglia da titolare e la fiducia incondizionata di tutti.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
This post was last modified on 2 Maggio 2016 - 16:28