Juve – Spezia 3-0. Le pagelle dei bianconeri
Audero 6 – Deve compiere una sola parata, e ci si deve anche sforzare per definirla tale . La difesa, seppur con qualche difficoltà, lo protegge bene e l’anemia offensiva dello Spezia fa il resto. Il risultato è una partita quasi da spettatore in cui sono più i palloni controllati con i piedi che con le mani.
Cassata 6.5 – Lirola c’è, ma non è ancora pronto e così, per schierare la difesa a quattro, serve ancora una volta il suo sacrificio. Conferma di saper fare tutto, difendendo con un ordine raro per quello che di fatto è un adattato (alla fine, l’intervento difensivo migliore della partita è opera sua) e non facendo mancare la qualità palla al piede.
Parodi 6 – Sempre elegante e sicuro, è proprio in impostazione che commette qualche sbavatura di troppo. Molto bravo, invece, nell’uno contro uno e nella marcatura. Quando sente l’uomo, non se lo fa scappare mai. E non è un dettaglio.
Blanco Moreno 5.5 – Gli spaventi arrivano tutti dal difensore spagnolo. Tante, troppe le imprecisioni che rischiano di armare gli attaccanti avversari. È uno dei pilastri di questa squadra, ed è lecito attendersi, da lui, più attenzione e consapevolezza.
Beruatto 6 – Sfiora il gol con una conclusione che, se fosse entrata, avrebbe meritato tutte le copertine del mondo, ma la sua partita non è solo lì, naturalmente. Conferma i segnali positivi dati a Viareggio con una prova attenta e di qualità, anche se non priva di difetti. La grande sorpresa dell’undici titolare non ha deluso.
Didiba 7 – Partita di grande spessore del centrocampista in prestito dal Perugia. Domina il centrocampo, fisicamente non ha rivali e unisce allo strapotere atletico un’ottima tecnica, con cui crea diverse occasioni da gol. Sfiora anche la rete personale, ma l’ottimo Fontana di oggi gli dice di no. (14′ st Toure 6 – Guadagna buone punizioni per spezzare il ritmo, ma non dà mai la sterzata giusta alla manovra, limitandosi al compitino)
Bove 7 – Alla faccia della timidezza che spesso gli imputiamo, si presenta sul pallone senza paura e con un autentico capolavoro deposita all’incrocio la punizione del 2-0. Una prodezza, a cui unisce una gara attenta. Bravo anche a scodellare calci d’angolo pericolosissimi: se non si trova il gol è questione di centimetri. (38′ st Coccolo sv)
Kastanos 6.5 – Meno protagonista del solito, ma è bravo a fare da raccordo tra centrocampo e attacco, coprendo anche le uscite di Didiba e Macek. Un po’ di sacrificio in più, ma si presenta anche spesso in zona gol, trovando sempre Fontana a dirgli di no. La prova nel complesso, però, avrà sicuramente soddisfatto Grosso. (26′ st Di Massimo sv)
Pozzebon 6.5 – Non riesce a trovare la via del gol, ma strappa comunque un mare di applausi. Imprendibile in velocità, non smette di lottare nemmeno per un secondo, sfidando i difensori avversari sia palla al piede che sui palloni alti. Inesauribile anche in fase di pressing, dimostra che con lui in forma come spalla, Favilli si trova molto più a suo agio.
Favilli 7.5 – Il suo compito è fare gol e lui lo fa. Ci mette un po’ a sbloccarsi a causa di un Fontana in grande giornata, ma si fa trovare al posto giusto in occasione del gol del vantaggio, mentre il secondo se lo guadagna con fame e potenza pura. Molto bravo anche a giocare di sponda, proteggendo tutti i palloni.
Grosso 7 – Dopo Livorno del mite Grosso non c’era più traccia: prestazioni del genere non sono tollerabili. Forse per questo, oggi, non smette un istante di gridare e dare indicazioni, anche a risultato acquisito. Le scelte di formazione, come quasi sempre quest’anno, lo ripagano in pieno. Il primo posto nel girone è centrato, ora c’è un sogno da rincorrere.
Edoardo Siddi
This post was last modified on 1 Maggio 2016 - 11:09