Cinque anni di trionfi consecutivi entro i confini nazionali è roba seria. Serve la solidità societaria, fiducia nei propri mezzi, la cultura del lavoro e la programmazione, il saper sempre guardare avanti. Ma fermandoci un momento e dando un’occhiata alle 5 rose che hanno composto negli ultimi 5 anni le ultime Juventus vincenti, ci accorgiamo che sono 8 i superstiti bianconeri dal primo scudetto di Conte nel 2011-2012.
E 6 su 8 fanno parte della retroguardia, di certo non un caso se si pensa poi ai numeri mostruosi segnati nei vari albi tra partite senza incassare gol e minuti di imbattibilità. Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Caceres infatti sono i 6 difensori sempre presenti nelle ultime 5 vittorie nazionali, a testimoniare quanto possa essere affiata, unita e coesa una difesa che a tratti in stagione è sembrata assolutamente impenetrabile. Le colonne portanti di questa Juventus pentacampione d’Italia partono da dietro, da oltre 5 anni fa, quando fu assemblata una delle difese migliori di sempre numeri alla mano.
Gli altri due giocatori sono Claudio Marchisio e Simone Padoin. Il primo dopo aver trovato spesso i gol e la gloria sul tabellino marcatori come incursore nelle difese altrui, ha saputo fare lo step decisivo adagiandosi proprio davanti il trio difensivo bianconero con la sua intelligenza tattica che spesso e volentieri ha facilitato il compito della BBC. Padoin invece ha avuto decisamente meno occasioni di mettersi in mostra, ma il suo comportamento a dir poco esemplare e il saper farsi trovare sempre pronto nel giocare in quasi i tutti i ruoli al centro del campo e non solo, lo hanno reso agli occhi prima di Conte e poi di Allegri un uomo di sicuro affidamento, sempre pronto a tappare i buchi. E protagonista di questi 5 scudetti lo è anche lui a pieno merito.
Oscar Toson
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