Il fine settimana calcistico, tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale, è stato colmo di emozioni e suggerimenti. Dalla Juventus, laureatasi campione d’Italia per il quinto anno consecutivo, all’entusiasmante lotta per il titolo in Spagna, all’allungo (forse decisivo) del Leicester di Ranieri in Premier League. Qui si fa la storia. Proprio la storia è il comun denominatore fra quello che ha fatto la Juve in questa incredibile annata iniziata con il piede sbagliato e il Leicester, piccola realtà del calcio inglese, che solo lo scorso anno lottava per non retrocedere e che invece ora è più che mai vicina ad una leggendaria impresa. La società bianconera si è dimostrata in questi anni capace di programmare il futuro, forse è proprio questo il segreto del successo della Juventus. Forse manca ancora un piccolo step per arrivare al livello delle superpotenze europee: un settore giovanile capace di sfornare talenti già pronti al fatidico grande salto.
Le tre squadre spagnole che si giocano il campionato nazionale hanno palesato negli ultimi anni, fatti di grandi successi a livello europeo, una capacità di inserire con continuità giovani ragazzi provenienti dalla tanto decantata cantera. Su tutte spicca ovviamente il Barcellona che ha costruito questi anni di vittorie sui ragazzi provenienti dal vivaio, facendo esordire e crescere giocatori del calibro di Messi, Xavi e Iniesta. Da segnalare anche gli ultimi talenti fuoriusciti dal Real Madrid: Morata, che ha fatto le fortune della Juventus in questi ultimi due anni e che ha dimostrato di essere uno dei migliori attaccanti in tutto il panorama europeo, e Jesé Rodríguez. Degno di nota è però il lavoro fatto sui giovani da Diego Simeone all’Atlético Madrid: in queste sue incredibili stagioni spagnole ha fatto esordire giocatori come Koke, Saúl Ñíguez e, in questa stagione, Lucas Hernández (autore di un’ottima prestazione questo sabato).
La Juventus ha bisogno di innalzare il livello del proprio vivaio e avere forse un po’ più di coraggio nel far esordire nuovi possibili talenti. Se c’è un allenatore con una particolare attitudine al lavoro sui ragazzi più giovani, quello è proprio Massimiliano Allegri. Lo ha dimostrato ai tempi del Milan facendo debuttare De Sciglio e lo ha dimostrato in queste due stagioni in bianconero gestendo nel migliore dei modi Pogba, Dybala, Morata e Rugani, facendoli passare da semplici ragazzi che giocano a pallone a veri e propri professionisti. Risulta quindi di vitale importanza rinforzare la struttura dell’academy, in modo da far crescere, oltre a nuovi talenti, anche il valore della Juventus.
I commenti sono chiusi.