Marcello Lippi esordisce così nell’intervista pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport: “Questo è lo scudetto di tutti. Come sempre. Non esiste lo scudetto di uno solo, anche se dovesse segnare 30 gol come Higuain. E’ lo scudetto dei giocatori. E’ lo scudetto della società. E’ lo scudetto dei campioni storici come Buffon. Ed è lo scudetto di un allenatore che incarna perfettamente la cultura del calcio italiano: concreto, saggio e sempre sul pezzo. Ha fatto si che la squadra fosse sempre concentrata e non perdesse mai la fiducia, anche quando il rischio c’era”.
Poi continua parlando della storica rimonta bianconera: “Dopo la partita con il Sassuolo pensavo in tutta onestà che la Juventus non potesse più vincere lo scudetto. Però avevo detto: attenti, prima di dare questa squadra per spacciata. Alla fine ce la ritroveremo a lottare per il titolo, come sempre. E’ abituata a vincere con grande anticipo e con tanti punti di vantaggio. Una volta che si è trovata così sotto i giocatori si saranno detti: dov’è scritto che non possiamo recuperare? E hanno ripreso 20 punti”.
E il lavoro di Allegri è stato fantastico: “E’ stato bravissimo. Ha avuto una crescita enorme, direi spaventosa. Oggi è il miglior allenatore italiano. Ha tutto quello che ci vuole e non intendo solo la competenza tecnico-tattica, che forse è la meno importante. Bravo anche a gestire il turnover, a far sentire tutti importanti e parte di un progetto. Forse ha commesso qualche errore ad inizio stagione, ma niente di più”.
Dybala è stato un super acquisto: “E’ un grandissimo calciatore, la sua classe è sopraffina. E che per movenze, situazioni e giocate ricorda Sivori: il che, alla Juve, è un complimento. Ma non è l’unico: Morata è cresciuto ancora, Mandzukic ha fatto una grande stagione. Peccato per la Champions, perché la Juve poteva andare lontano”.
Questione Pogba: venderlo o mantenerlo?: “Un giorno l’Avvocato mi disse: caro Marcello, le do una brutta notizia, dobbiamo vendere Zidane, ma investiremo quei soldi. Pensi intanto a un altro Zidane. E io risposi: No non c’è, cercheremo altro. Poi abbiamo preso Buffon, Nedved e Thuram. Da quanto sento l’intenzione è tenerlo: sarebbe una dimostrazione di grande forza anche per puntare decisamente all’Europa. Pogba è cresciuto tantissimo, quest’anno ha dovuto prendersi delle responsabilità. Mi piace come ragazzo, il look e la simpatia”.
Un Buffon leggendario e una super Juve: “E’ un campione. E’ bravo a trasmettere sensazione positive anche per chi non tifa per lui.
Conclude: “Non ho ancora fatto gli auguri ad Allegri, aspettavo l’aritmetica. Adesso è il momenti di mandargli un sms”.
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