La Juve passa alla storia calcistica archiviando il 5° scudetto consecutivo e bissando quanto fatto dal 1930 al 1935 quando i bianconeri ottennero 5 volte consecutivamente il titolo di “Campioni d’Italia”.
Altri tempi, altro calcio, sempre la stessa, grande Juventus!
PROGRAMMAZIONE ALLE BASE DEI SUCCESSI – I bianconeri centrano il loro 34° titolo (non uno di meno!) e passano alla storia del calcio moderno, sottolineando la bontà di un progetto sportivo iniziato anni orsono, con la pianificazione e la realizzazione dello Stadium e con strutture societarie all’avanguardia sotto ogni punto di vista. La programmazione, dunque, alla base dei successi Juventini. La stessa programmazione che oggi, alla luce del titolo messo in bacheca, o mantenuto per meglio dire, diventa un tassello fondamentale per costruire la Juventus che verrà.
A livello sportivo la Juventus ha già cominciato a pianificare il proprio futuro, conscia del fatto che 5 anni di successi sono vani, se poi si sprofonda nel baratro per decenni (chiedere alle milanesi!).
SGUARDO COSTANTE AL FUTURO – Giovani prospetti come Lapadula e Caprari nel mirino, alcuni, come Mandragora e Berardi già con le valigie in mano verso Torino. Segno chiaro che la Juventus guarda al futuro e, soprattutto, lo fa in casa, cercando giovani Italiani di grande prospettiva. Un occhio poi a giocatori come Saponara e Vrsaljko che potrebbero ringiovanire centrocampo e difesa.
Il mercato dipenderà grandemente dalle cessioni, eventuali, che porteranno fondi da reinvestire sul mercato.
MIGLIORARE LA ROSA – Oltre al made in Italy la Juventus guarda, giustamente, ai giocatori di maggior interesse nel panorama Europeo, in modo da mantenere la linea verde intrapresa in questi anni, ma allo stesso alzare il livello di competitività del gruppo in ottica Europea. In quest’ottica, forte l’interesse su Andres Gomes, centrocampista classe ’93 del Valencia, che ha già attirato su di se le attenzioni di molte big. Richiesta: 30 milioni. La Juve valuta.
Così come valuta Cavani, soprattutto nell’ottica di un possibile ritorno a Madrid di Morata. L’uruguaiano, sotto contratto con il PSG, valuta il trasferimento all’ombra della Mole, scontento della situazione attuale nel club francese. L’ex Napoli e Palermo soffre la presenza di un mostro sacro come Ibrahimovic, presenza che lo ha relegato al ruolo di esterno d’attacco, posizione non a lui congeniale. La sua partenza è comunque fortemente legata proprio alla permanenza dello svedese ai piedi della Toure Eiffel: se Ibra resta, Cavani chiederà la cessione e la Juve è alla finestra. Altro possibile innesto, proveniente sempre da Parigi, sarebbe quel Javier Pastore che consegnerebbe ad Allegri il trequartista tanto richiesto in questi anni.
L’obiettivo sportivo è stato tracciato ed è chiaro: vincere la Champions League nell’arco di pochi anni in modo da tornare sul tetto d’Europa dopo oltre 20 anni di lungo digiuno. Per il momento la Juventus si gode l’ennesimo successo, seguirà gli Europei con un occhio particolare per i suoi giocatori e ricaricherà le batterie in vista della prossima stagione. Questo non vuol dire che i bianconeri saranno inattivi, perchè una cosa che Marotta, Paratici e tutta la dirigenza ci ha insegnato e che adagiarsi sugli allori è il peggiore degli errori che una società come la Juventus possa mai commettere.
This post was last modified on 26 Aprile 2016 - 09:46