Gianluigi Buffon è il numero uno. Il portiere più forte della storia, senza alcun dubbio. Un principio assiomatico. Inutile iniziare una conversazione o un dibattito perché si tornerebbe al punto di partenza. Contro la Fiorentina ha ancora una volta ribadito, a dispetto dell’età, che non è un portiere finito. Non ce ne vogliano Casillas, Neur, Zoff e gli altri, ma crediamo fortemente che Gigi sia una spanna sopra tutti.
Un leader in campo e nello spogliatoio. Da quella notte di Sassuolo qualcosa cambiò. Lui ci mise la faccia e promise che la Juve avrebbe avuto una svolta. Il cambiamento c’è stato e dopo 12 punti in 12 giornata la squadra, grazie a quella reazione (forse inaspettata perché plateale, ndr), ha conquistato 24 vittorie nelle ultime 25 giornate. Un leader emotivo, dunque, oltre che tecnico. Un punto di riferimento nello spogliatoio per chiunque. Una leggenda, un’icona da rispettare e idolatrare.
L’esperienza, la classe, la grinta, la voglia a servizio dei compagni, di un popolo, di una maglia. Dalla caduta in B alla riconquista degli scudetti. A fine campionato, oramai possiamo dirlo, entrerà ancora di più nella storia per sollevare il quinto scudetto consecutivo. Non accadeva da 81 anni in casa bianconera. Questi 5 scudetti sono passati sopratutto dalle mani di GIGI BUFFON.
Alberto Gencarelli
This post was last modified on 25 Aprile 2016 - 00:16