Essere La Juve o alla Juve? È questo il dilemma; almeno apparentemente.
Pogba e Dybala sono solo gli ultimi di una lunga serie di grandi campioni che hanno aiutato a rendere la bacheca juventina la più ricca d’Italia. Ma sono loro La Juve? No.
Non ce ne vogliano i vari Zoff, Boniperti e Platini, non ce l’abbiamo con nessuno di loro; tuttavia, come ha intelligentemente ricordato mister Allegri in più di una dichiarazione: “i giocatori e gli allenatori vanno e vengono, quello che resta è la Juve”, se vogliamo una parafrasi della ben più nota citazione coniata dal grande Boniperti: “vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”.
Qualcuno obietterà, magari pensando a cosa sarebbe stata la Juve senza Del Piero, o senza Buffon, o senza Conte cinque anni fa. Sicuramente i numeri di ognuna di queste grandi leggende dicono che la causa juventina l’hanno sposata eccome, la questione a questo punto è un altra: cosa sarebbero stati senza la Juve?
La Juve di oggi capace di vincere 23 partite su 24 e di rimontare un campionato che sembrava per troppi già perso, è la più perfetta oggettivazione di ciò che la storia juventina narra: tutti sono importanti, nessuno essenziale; nessuno tranne la Juve stessa.
Il tasso tecnico della rosa attuale è indiscutibilmente di grande qualità, ma ogni successo individuale è dipeso da un’agevolazione creata dal resto della squadra. Un mix di corpi, di menti e di grandi colpi, tutti ingredienti necessari a far funzionare una creatura che a tratti sembra perfetta, quasi fosse un dispositivo meccanizzato.
Buona parte del merito è inoppugnabilmente di Allegri, un grande direttore d’orchestra, capace di infondere autostima e regole; con un physique du role che lo fa sembrare uno juventino di lungo corso, con quel suo carattere capace di sdrammatizzare e di riportare tutti sull’attenti, si è conquistato il rispetto di tutti, compreso chi prima lo contestava.
Siamo sicuri che l’Avvocato Gianni Agnelli ne apprezzerebbe la leggerezza, dote che ha saputo ridare verve ad una squadra che pareva spolpata dal triennio targato Conte e invece capace di riaprire un ciclo vincente che, ne siamo sicuri, non finirà a breve.
Del resto “Juve” è sinonimo di “vittoria”.
Vinci per la Juve e la Juve farà vincere te.
This post was last modified on 23 Aprile 2016 - 09:37