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spaziojit
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Finale di campionato vicino e rischio di cali di tensione in agguato. Il regalo che ci ha fatto suo malgrado l’Inter sabato sera non deve essere gettato alle ortiche con la falsa consapevolezza che “ormai il più è fatto”. Vero, verissimo, ma è per l’appunto “il più”. Il vantaggio è cospicuo, non va però cestinato.

Alta concentrazione: è sotto gli occhi di tutti il momento nerissimo del Barcellona, reduce da un clamoroso filotto di tre sconfitte consecutive, che sono costate ai Blaugrana l’uscita dalla Champions e il recupero in campionato delle due squadre di Madrid, l’una appaiata (l’Atletico, sempre più bestia nera dei ragazzi di Luis Enrique) l’altra appena un punto sotto (il Real). Se è vero come è vero che anche un risultato negativo stasera ci lascerebbe ancora ben sei punti di vantaggio in dote, è importantissimo non alimentare le speranze altrui minando le certezze interne. Allegri è stato bravissimo fin qui a mantenere alta la concentrazione dei suoi anche e soprattutto dopo la cocentissima sconfitta di Monaco, alla quale sono seguite solo vittorie, e forse il livello degli avversari di stasera e del week end consentirà di essere ben sul pezzo, gambe salde e testa sulle spalle. La Lazio ha poco da perdere e se la giocherà a viso aperto. A Firenze c’è la possibilità di mettere il punto esclamativo su questa stagione che in tanti e troppo in fretta si erano sbilanciati a definire fallimentare a solo un mese dall’inizio del Torneo. La Viola poi è ancora in lotta per un piazzamento importante, anche se non sembra più la squadra brillante dei primi mesi. La Lazio stasera cercherà di rosicchiare qualche punto a Sassuolo e Milan nel tentativo almeno di affacciarsi alla zona UEFA. Il lavoro di Inzaghi sta dando buoni frutti a giudicare dalle prime uscite, ma non possiamo cedere il passo a nessuno.Banner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1

La pressione: col Napoli che ieri ha vinto tennisticamente 6-0 contro un Bologna irriconoscibile viene da chiedersi: ma davvero qualcuno ancora dice che le avversarie della Juve si scansano? E soprattutto ci crede davvero? Sappiamo che ieri hanno vinto, sappiamo che dobbiamo vincere anche noi per riportarli a -9 e continuare a stare sereni e a macinare record su record. In casa abbiamo un ruolino di marcia che non ha precedenti, e se è vero che i record non servono a niente in termini di trofei posso aiutare la testa a trovare motivazioni supplettive quando sembrano non essercene più. E poi abbiamo ancora una finale di Coppa Italia da giocare e possibilmente vincere, per entrare ancora di più nella storia. In queste partite che ancora mancano, la voglia e la determinazione di giocatori come Lemina e Padoin, ottimi entrambi domenica contro il Palermo, sarà ancora più importante e decisiva dell’apporto che hanno dato per tutto l’anno.

Non si è ancora fatto niente se non una rimonta leggendaria, che troverà collocazione negli annali solo se suggellata dalla vittoria finale. Non ci sono cali di concentrazione che tengano, non ci sono alibi, non accettiamo scuse. Siamo la Juve e dobbiamo dimostrarlo fino in fondo, anzi fino alla fine. Quella sensazione di famiglia deve continuare a essere così trasparente come lo è negli ultimi mesi. E anche stasera dobbiamo fare un passo avanti.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

This post was last modified on 20 Aprile 2016 - 23:12

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