Quasi un anno fa la Juve lo annunciava come colpo per il centrocampo. Strappato a parametro zero dal Real Madrid, Sami Khedira è arrivato in casa bianconera in punta di piedi, quasi non fosse un campione del mondo con la sua Germania e quasi non fosse uno dei giocatori più cari a Mourinho e Ancelotti, non due qualsiasi. Il suo arrivo, a dire il vero, lasciò perplessi molti tifosi e altrettanti addetti ai lavori che, preoccupati per i molti infortuni patiti da Sami e dall’addio di Vidal, vedevano il centrocampo juventino nettamente indebolito rispetto all’anno passato.
IL GIOCO VALE LA CANDELA – Se ad inizio stagione i dubbi venivano alimentati da un infortunio che l’ha costretto a saltare le prime partite, con il passare delle settimane anche i più scettici si sono ricreduti. I muscoli non saranno di ferro e la continuità non è propriamente la sua miglior dote, ma, nonostante ciò, il tedesco di origini turche si è rivelato un tassello fondamentale per l’economia del gioco juventino. Intelligenza tattica fuori dal comune abbinata ad un’ottima tecnica, lo rendono imprescindibile per mister Allegri che, quando ha potuto, l’ha sempre schierato, a volte pure rischiandolo.
L’addio del guerriero Vidal sembrava aver lasciato una voragine sotto l’aspetto della cattiveria agonistica e soprattutto per il contributo in zona goal, ma così non è stato.
IL GOLEADOR CHE NON TI ASPETTI – Dal suo sbarco sotto la Mole, è passata quasi una stagione intera ed oggi, a 5 partite dalla fine, le somme sono più che positive e in un caso in particolare addirittura sorprendenti. Il tedesco infatti è già a quota 5 reti, uno score che quasi pareggia le 6 segnate in 5 anni in Spagna, insomma un vero e proprio record personale che in pochi ad inizio anno si sarebbero aspettati.
Sami sembra aver finalmente trovato la sua giusta dimensione, in un campionato adatto alla sua fisicità e in una squadra che ne mette in risalto le qualità migliori: gioco a due tocchi e inserimenti perfetti. Se quest’anno è stata una gradita sorpresa e per certi aspetti una piacevole scoperta, l’anno prossimo avrà il difficile compito di riconfermarsi, prendendo per mano un centrocampo che sarà sicuramente orfano di Marchisio nei primi mesi.
Siamo sicuri che il kaiser non tradirà le aspettative; muscoli di cristallo permettendo.
Pietro Pregnolato
This post was last modified on 18 Aprile 2016 - 10:17