Testa, gambe, tecnica. Tutto gira alla perfezione e la Juventus targata Allegri demolisce in casa il Palermo con un sonoro 4-0. I rosanero sono stati in partita per un tempo, poi si son dovuti piegare alla forza e alla spietatezza bianconera. Gatte da pelare per Zamparini che ora si trova sull’orlo del precipizio chiamato Serie B.
CRACK MARCHISIO – Un unico grande dispiacere, però, ha segnato questo match. Claudio Marchisio, al 12′ del primo tempo di gioco, si accascia a terra dopo un brutto movimento del ginocchio. Basta una frazione di secondo per capire che è successo qualcosa di gravissimo. Dopo qualche ora è tutto chiaro: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e un lungo stop per il regista bianconero e della Nazionale.
LA DIFFERENZA TRA LA JUVENTUS E LE ALTRE – La Juventus, forse è vero, sa coniugare un solo verbo: vincere. Così è stato dopo il tonfo del Napoli a Milano contro l’Inter. Un distacco di 9 punti dalla seconda in classifica a cinque gare dal termine è un’impresa straordinaria per una squadra che tantissimi davano per “morta” già ad ottobre. Basti pensare alla panchina bianconera in piedi ad applaudire un giocatore, un gregario: Simone Padoin. Il centrocampista friulano firma il poker per i bianconeri con un gol stupendo – su assist di Morata – e si prende la gloria che merita. Ogni calciatore della rosa juventina diventa protagonista e artefice di successo. Agli appuntamenti importanti la Juve risponde presente e va avanti, così è riuscita a recuperare quel lungo distacco che aveva dalle concorrenti. In testa – nella prima parte di campionato – si sono alternate Inter, Fiorentina e Napoli. Tutte hanno fallito l’appuntamento con l’allungo decisivo. La Juventus non ha sbagliato un colpo ed eccola avvicinarsi alla vittoria del quinto scudetto consecutivo.
FORZA 9 – Allegri è stato chiaro. La matematica non ha ancora prodotto risultati certi, bisogna rimettersi in sella e pedalare subito per arrivare alla vittoria finale. Per altri, invece, non restano che continue preoccupazioni su come chiudere questa stagione. Questa volta, però, non basteranno le solite querelle sui torti arbitrali, sugli orari delle partite, sulla fortuna, sulla sfortuna, sul fatturato, sui ricorsi, sulle sentenze, sugli infortunati, sulla luce del giorno e della notte. 9 alibi come 9 punti di vantaggio.