Strano restare a guardare la Champions League durante la settimana. Stranissimo se poi si valutano i risultati e le squadre che disputeranno le semifinali: la Juventus sarebbe dovuta essere lì. La grande occasione perduta: ne è piena la letteratura, non solo quella sportiva. La descrizione più affascinante è sicuramente la caccia subacquea alla spigola con cui Raffaele La Capria ti apre un intero mondo fin dalle prime righe di un libro. La grande occasione perduta della Juventus di quest’anno ha le sembianze dell’errore di Evra, uno che di finali di Champions ne ha giocate e vinte, che a tempo ormai scaduto ha tramutato l’impresa in una disfatta. Figlia di un’altra occasione perduta, quella di Siviglia, unica giornata di supponenza della stagione e serata non degna della squadra famelica degli ultimi sei mesi. E invece in semifinale ci sarà, ad esempio, il City battuto dalla Juve fuori casa e allo Stadium. E lo stesso Bayern che ha raccolto l’hashtag reso famoso da Allegri #fiuuu.
IL CAMPIONATO – Ma la chiave per non cadere in pensieri da nostalgia deprimente è quella di canalizzare la delusione verso la rivincita. E’ certamente positivo poter preparare le sfide di campionato con un’intera settimana di lavoro, un lusso non voluto, ma comodo. Lasciare il tempo ai calciatori di recuperare forze ed infortuni sarà un peso specifico in più che la Juventus metterà in campo contro avversari che rincorrono senza mollare. Se siamo fuori dalla Champions dispiacerà anche ai rivali in Italia. Il ritmo più cadenzato consente ora di riportare in campo (se il tecnico lo ritiene) la joya Dybala ed il trio titolare di centrocampo, imbattuto, con il ritorno di Sami Khedira. Un giocatore la cui assenza si sente sempre.
PROVE D’ALLUNGO – Sulla carta la domenica è favorevole alla Juve. Numeri alla mano, il Palermo da record per numero di allenatori dovrebbe creare meno grattacapi alla Juve di quanti l’Inter dovrebbe procurarne al Napoli a San Siro. Lo stadio dove la scorsa settimana la Juventus ha mostrato ancora una volta di essere famelica. Quando c’è una partita equilibrata, alla fine la spuntano sempre i bianconeri; il Milan migliore della stagione ha prima sbattuto sulla montagna di nome Gigi e poi si è quasi rassegnato ad avere la peggio. E’ difficile immaginare che questa Juve assatanata che torna nello Juventus Stadium, dove non prende gol da dicembre e non perde punti da inizio campionato, possa soffrire i rosanero più di tanto. La pressione sarà sul Napoli nervoso di queste settimane, che giustamente non si arrende, con o senza Higuain, ma forse metabolizza male la marcia inarrestabile dei rivali. Per la Juve ora c’è un’altra spigola da catturare. Senza esitazioni.
Salvatore Arpaia