La Juventus è sportivamente impegnata nel centrare un appuntamento con la Storia. Il 5° scudetto consecutivo sarebbe la degna consacrazione di un gruppo che ha già legittimato una superiorità indiscussa e indiscutibile. Quest’anno ancora di più, alla luce della partenza ad handicap dei bianconeri, quanto fatto finora dalla banda Allegri assume contorni che fanno pensare ad un’impresa. Ma questa Juve non si adagia sugli allori passati e sui fasti del presente. Se c’è qualcosa che contraddistingue i bianconeri, è la capacità di pianificare attentamente il futuro. La società di Corso Galfer sa benissimo che per confermare il trend e continuare a incanalare successi, è fondamentale poter contare su un ricambio generazionale che assicuri continuità di risultati e, come detto, quel ricambio generazionale fisiologicamente necessario. Reparto per reparto, potrebbero esservi presto interventi di mercato e lungi da noi dare lezioni a Marotta e Paratici che tanto abilmente si sono mossi finora, strappando talenti alla concorrenza dei migliori club italiani ed europei. Vogliamo, comunque, fare una rapida analisi della rosa attuale e permetterci di suggerire dove intervenire.
TRA I PALI – Detto che tra i pali Buffon è insostituibile e che il ruolo di protettore della rete bianconera sarà suo finchè non sarà lui stesso ad appendere i guanti al chiodo, va sottolineato come dietro di lui ci siano dei profili interessanti che andrebbero tenuti in considerazione. Tralasciando voli pindarici, chi davvero potrebbe far comodo a Madama è uno scontento di lusso come Salvatore Sirigu che, sotto la Torre Eiffel, si trova relegato al ruolo di 12esimo. Operazione che non sarebbe comunque semplicissima ed è per questo che si monitorano altri nomi. Antonio Mirante, anche per i problemi legati ai giocatori del vivaio per il prossimo anno, potrebbe essere un’opzione interessante.
IL CENTROCAMPO – Spostandoci a centrocampo, il discorso si fa più delicato. A meno di clamorose cessioni (Pogba), il reparto mediano necessità quanto meno dell’innesto di un giocatore di personalità che sappia coniugare sostanza e qualità. Un alter ego di Marchisio sarebbe l’ideale, ma va da sé che non sia impresa semplice reperire un altro Principino. L’arrivo di Rolando Mandragora è una scommessa per il futuro, ma il giocatore, classe ’97, avrà certamente necessità di un inserimento graduale e sarebbe sbagliato scaricare sulle sue spalle un ruolo importante come quella di chiave di volta del centrocampo. Occhio alla trattativa per Yayà Toure: il centrocampista del City potrebbe essere un colpo low cost ideale.
E IL TREQUARTISTA… – Ultima menzione va alla trequarti, reparto orfano del miglior Pereyra visto la scorsa stagione. La Juventus, in caso di cessione di uno degli attaccanti, potrebbe anche virare con decisione verso il cambio di modulo e puntare tutto su un trequartista di qualità. Anche qui, tanti nomi, tra cui spiccano quelli di Oscar del Chelsea, Isco da Madrid che potrebbe eventualmente rientrare nell’operazione Morata e, ultimo solo in questa voce, un giovane Italiano che ha già mostrato cose più che positive in terra nostrana: parliamo di Riccardo Saponara che ha già saputo conquistare l’Azzurro e che sembra pronto alla maturità e alla consacrazione tra i grandi. Ma occhio anche alla Primavera di Fabio Grosso, dove ci sono due gioiellini come Clemenza e Vadalà che promettono grandi cose.
Una cosa è sicura: la Juventus si gode il presente e programma il futuro, perché la differenza tra la Juventus e altri club è la programmazione e mai come in questi anni sarà fondamentale programmare i successi del futuro!
Salvatore Listo
This post was last modified on 16 Aprile 2016 - 10:08