Vi sono due fattori che permettono ad una squadra di vincere: le qualità tecniche e quelle morali, ossia la capacità di fare gruppo e di mettere in campo una cattiveria agonistica superiore a quella degli avversari. Il simbolo di questa cattiveria agonistica è senza alcun dubbio Leonardo Bonucci. Personaggio di temperamento che riga dritto per la sua strada senza tenere conto di chi lo attacca. Se gli gira tutto bene e tutti lo elogiano, Bonucci si estranea dal contesto e si concentra sul campo; se è un periodo in cui tutti lo attaccano, lui resetta e non si fa turbare da futili polemiche, concentrandosi solo ed esclusivamente su allenamenti e partite.
AL TOP – Senza peli sulla lingua, ciò che pensa lo dice. Così come successo pochi giorni fa in Nazionale, dove ha dichiarato di considerarsi fra i migliori difensori al mondo. Tanto stimato e quasi venerato dal popolo bianconero, quanto preso di mira da tutte le altre tifoserie. E lui reagisce con un bel “sciacquatevi la bocca“: esultanza ormai diventata famosa.
CURIOSITÀ – Il suo gesto è stato analizzato anche nell’intervista al programma “E poi c’è Cattelan” che andrà in onda questa sera su “Sky“. Qui alcune anticipazioni riportate da “Tuttosport“: “L’esultanza è nata quando stavo per passare alla Juventus. Con i miei amici avevamo fatto una scommessa. Se io avessi segnato almeno 5 gol alla mia prima stagione in bianconero esultando così, loro si sarebbero rasati i capelli. I cinque gol non li ho segnati, ma l’esultanza è andata avanti”.
ROCCIOSO – O lo ami o lo odi, dunque. Ormai è abituato ai fischi che gli vengono riservati in tutti gli stadi e non solo: “Se la gente mi riconosce e fischia? Sono abituato, tanto… Quando le cose alla Juventus non andavano bene mi sono beccato i fischi anche dei 40mila dello Stadium. Adesso ci sono solo gli applausi, ma ai fischi non faccio più caso”. Fischi tramutati in applausi dalla sua crescita esponenziale. Forza e temperamento. Non a caso infatti, nei big match, quando sale la tensione, sale tremendamente anche l’impatto di Bonucci sulla partita.
VITTIMA PREFERITA – Anche giocoso però, non solo coriaceo. Amante degli scherzi: “Faccio molti scherzi, prima la mia vittima preferita era Vidal. Ora lui non c’è più e forse è anche contento perché non gliene posso più fare. Ce ne facevamo di tutti i colori. Una volta gli ho completamente disfatto il letto, si è ritrovato col materasso sul balcone e le lenzuola in giro. Se l’ho cancellato da Whatsapp quando è andato al Bayern? No, ci sentiamo ancora”. Vidal, come noto, si è vendicato a modo suo eliminando la Juventus dalla Champions League agli ottavi di finale. Bonucci però, starà senz’altro pensando a come vendicarsi anche sul campo.
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