La situazione del Palermo non è certo delle più rosee, non tanto per la classifica, seppur pessima, quanto per la forma, la voglia e le potenzialità di salvezza che sta dimostrando di non avere. Altre squadre, anche in situazioni di classifica simile, infatti, mettono in campo tanta voglia di fare e buone prestazioni, come dimostrato da Carpi, Frosinone e Verona in queste ultime giornate.
CADUTA LIBERA – Tra cambi di allenatore forse troppo affrettati e un mercato sinceramente fatto male, il Palermo non è riuscito a ripetere la scorsa buona stagione, complici cessioni di lusso non adeguatamente rimpiazzate. Senza Dybala e Belotti, e con il solo Vazquez a reggere il reparto offensivo, la squadra siciliana non ha tardato a mostrare limiti e punti deboli, prontamente sfruttati dagli avversari. Gilardino non è più il campione del mondo di 10 anni fa, si sapeva, ma il gioco della squadra non può dipendere da lui, non più.
RITIRO – Puntuale dopo l’ultima sconfitta, l’ennesima, contro la Lazio arriva la decisione di mandare l’intera squadra in ritiro, nella speranza che qualcosa possa maturare nella testa dei giocatori. La contestazione dei tifosi a partita in corso è stata eloquente: serve un cambio di rotta, perlomeno nell’atteggiamento messo in campo. Se arriverà una sconfitta nella prossima partita non verranno additate troppe colpe, visto che ad espugnare lo Stadium sono state davvero poche squadre, ma è importante non sottovalutare troppo l’avversario.
SCONTRI SALVEZZA – Per contro, la formazione di Allegri potrà contare sul ritorno di Dybala, grande ex della partita, che vorrà ben figurare contro la sua ex squadra. Va da sé che ci si troverà di fronte a un’avversaria agguerrita, in cerca come non mai di punti per la salvezza. L’impressione, però, è che non basterà giocare con il cuore vista l’abissale differenza tecnica in campo e che le partite dove strappare punti siano altre, come le seguenti, contro Frosinone, Verona e Atalanta.
This post was last modified on 11 Aprile 2016 - 13:14