E’ stata davvero una settimana molto calda quella appena passata, e sicuramente non per il clima. Ci riferiamo ai vari “verdetti” pronunciati dagli organi competenti sulle squalifiche di Higuain, Sarri e Khedira.
IN PRINCIPIO FU GONZALO – Tutto ha avuto inizio domenica pomeriggio intorno alle ore 14, quando Gonzalo Higuain è stato espulso per doppia ammonizione, dando poi di matto. Da lì in poi solo polemiche sull’entità della squalifica da infliggere al Pipita: chi si è schierato in difesa dell’argentino contro chi avrebbe voluto una punizione esemplare. Alla fine si è trovata una via di mezzo con una squalifica di 4 giornate, grazie anche alla definizione apparsa sul referto dell’arbitro Irrati, il quale non ha ritenuto una vera e propria spinta quella di Higuain nei suoi confronti. Le polemiche, ovviamente, non si sono comunque placate, ma siamo in Italia, cosa bisogna aspettarsi?
RICORSO RESPINTO TARDI – Passato il “caso Higuain” ne è arrivato subito un altro: il ricorso per la riduzione della squalifica di Sami Khedira (squalificato per due giornate dopo il Derby con il Torino) non è stato infatti accolto. Fin qui, sembrerebbe tutto normale: è infatti in pieno potere dei giudici accogliere o respingere un ricorso. Ma quello che ha fatto innervosire la società bianconera è stata la tempistica della decisione presa. Il comunicato della respinta del ricorso è infatti arrivato solo alle ore 19.30 di ieri, ovvero con incredibile ritardo, in quanto il giocatore era rimasto a Torino ad aspettare la decisione, mentre la squadra era già a Milano. La Juve, dunque, si è infastidita più per questo ritardo nella comunicazione che per la decisione presa.
Alla fine, dunque, nulla di fatto per Khedira, che tornerà però abile e arruolabile dalla prossima partita, pronto per un grande finale di stagione.
Simone Calabrese
This post was last modified on 9 Aprile 2016 - 10:49