Verba volant, scripta manent. Tradotto: le parole volano, gli scritti rimangono. Da troppo tempo non si fa altro che parlare di ingiustizie e complotti, vociferare di campionati che si decidono nelle aule dei “palazzi”, scudetti assegnati a “tavolino” e partite falsate dalla penombra, dagli arbitraggi e dai calendari. Ieri, con la sconfitta di Udine, è arrivata l’ennesima dimostrazione di una società incapace nel gestire le forze mentali e brava solamente a trovare alibi e scuse ai propri insuccessi.
Nella conferenza post gara, infatti, Sarri ha ribadito la difficoltà che si palesa nel giocare ad orari come le 12.30 (solo per loro). Inoltre, è impossibile gestire la sosta visto i numerosi sudamericani che sono costretti a viaggiare per ore e ritrovarsi la domenica con un solo allenamento nelle gambe: “Sono tutte difficoltà enormi che noi stiamo pagando più di altre squadre”, così si è espresso il tecnico degli azzurri manco fosse l’unica squadra a dover affrontare queste situazioni.
Tralasciando l’aspetto che riguarda puramente il verdetto del campo, in tanti continuano a non voler ammettere la superiorità della Juventus capace di cominciare il campionato con un girone di ritardo e rimontare decine di punti con 20 vittorie in 21 partite. Per 7 partite di fila casalinghe, la Juventus non ha subito gol e si avvicina al record di 8 gare stabilito nell’aprile del 1978. Ma per loro, questo, non conta. Quello che per loro fa notizia e provoca scalpore, è il mancato rosso ad Alex Sandro, la mancata squalifica a Bonucci. Il Napoli che gioca sempre dopo la Juve e la penombra che cala alle 18. Oramai sono più attenti a cercare errori arbitrali pro Juve anziché capire dove e perché non vincono uno scudetto pur giocando un ottimo calcio ed avendo in rosa uno dei migliori attaccanti al mondo. Secondo loro è la Juventus che con la FIAT finanzia e condiziona arbitri e federazione. E’ la Juventus a decidere quante giornate di squalifica deve avere Zaza o Higuain. E’ la Juventus a potersi permettere di insultare gli arbitri rimanendo impunita (Khedira, 2 giornate, non vi dice niente?). Secondo loro il calcio è marcio. E allora, se davvero la pensate così, mollate gli ormeggi, ammainate le bandiere, non seguite più il campionato e stracciate l’abbonamento alla pay-tv.
Ma dove può arrivare l’indignazione di un tifoso frustrato? Chiedetelo a quei tifosi che, comunque vada, sono pronti a festeggiare per le piazze di Napoli e provincia, il loro scudetto degli onesti. Perchè oramai si festeggia anche se si arriva secondi (Roma permettendo, o dovremmo dire Juve permettendo?!). Sui social è partita l’adesione agli eventi celebrativi “lo scudetto del Napoli” per le strade della città. I tifosi del Napoli festeggeranno così la loro onestà, la Juventus invece, l’ennesimo scudetto della “vergogna”.
E allora voglio riprendere questo antico proverbio tratto da un discorso di Caio Tito al senato romano: Verba volant, scripta manent. Cosa c’entra?! Tra 10 o 20 anni, nessuno si ricorderà di questo secondo posto, di questo scudetto degli onesti festeggiato con fumogeni, bandiere e trombette. La storia si scrive, non la si tramanda con chiacchiere che porta via il vento. Dunque accontentatevi di riempire la bacheca con trofei astratti, la Juventus continuerà a lucidare quelli concreti e veri, che puoi toccare con mano. Verba volant, scripta manent…
Michele Ranieri
This post was last modified on 6 Aprile 2016 - 17:05