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Germania-Italia, curioso retroscena nel post-gara

A distanza di qualche giorno esce fuori un clamoroso retroscena dell’infuocato post-partita di Monaco di Baviera dopo la partita persa malamente (4 a 1) dalla Nazionale di Antonio Conte contro la Germania. Infatti, subito dopo il match, il mister ha voluto parlare alla squadra negli spogliatoi: un breve discorso al quale hanno potuto partecipare il team manager Oriali e il presidente della federazione Tavecchio, ma non Lotito.

Claudio-LotitoNON “CONVOCATO” – Il presidente della Lazio e consigliere federale, sempre al seguito della Nazionale, è stato fatto accomodare al di fuori degli spogliatoi ad attendere la fine di questo colloquio. Lotito non avrà certamente apprezzato questa decisione, avendo spesso manifestato la sua abitudine ad essere presente in molte circostanze. Conte però voleva nello spogliatoio solamente il gruppo che lavora con lui, quello di Monaco era l’ultimo incontro prima del raduno di maggio a Coverciano. Il mister voleva salutare i ragazzi e dare qualche indicazione sulle due amichevoli giocate in questa settimana contro Spagna e Germania.

SUBITO IN RITIRO – Il ritiro partirà il 22-23 di maggio e non verrà quindi posticipato come si era pensato inizialmente vista la vicinanza alla finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan (21 maggio). Conte ha dichiarato di avere in mente 16 giocatori che faranno certamente parte della spedizione in Francia, ma resta difficile pensare che a meno di due mesi dall’inizio del ritiro siano soltanto 16 le certezze dell’ex allenatore della Juve. La sua dichiarazione sembra avere l’intento di tenere alta la tensione per queste ultime partite di campionato, soprattutto con i calciatori che non hanno più nulla da chiedere a questo finale di stagione.

SQUADRA, NON SELEZIONE – L’allenatore ha dichiarato il giorno successivo alla partita di credere fermamente nel gruppo che ha creato in questi due anni e di non bocciare nessuno dopo la prestazione contro la Germania. Ha ribadito che il gap con le grandi è ampio e che ormai ha una scelta limitata sui giocatori che giocano nel campionato italiano (solo 34 su 100 sono convocabili, la metà dell’era Lippi). Ma questo divario è colmabile creando un’alchimia di squadra che ha sempre contraddistinto gli Azzurri. L’Europeo si avvicina, l’Italia intera è pronta a spingere la sua squadra, Conte ora deve trasmettere questo spirito ai suoi guerrieri.

Simone Dinoi

 

 

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