La primavera di Pogba tra critiche e record: Paul deve indossare i panni del leader

La primavera è la stagione degli amori e del risveglio, il ritorno ai colori della vita dopo il buio dell’inverno. Per il calcio è il periodo dell’anno più importante, quello in cui si decidono competizioni e vincono trofei. La collega Fabiana Della Valle sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, analizza la primavera di Paul Pogba. Per il Polpo bianconero la primavera era arrivata in anticipo: 16 marzo, il giorno dopo il compleanno, prima di struggersi per l’eliminazione europea, Pogboom aveva segnato la sua rete più importante in Champions League, all’Allianz Arena contro il Bayern

pogbaLA PRIMAVERA PIÙ IMPORTANTE – Rewind: un anno fa, sempre in Germania, il 18 dello stesso mese Pogba s’infortunò seriamente contro il Borussia Dortmund e la sua primavera trascorse quasi interamente in infermeria. Quest’anno Paul vuole sfruttarla tutta per essere al top nell’estate più calda della carriera. Per l’Europeo di casa, dove Pogba non vuole essere uno dei tanti a piroettare sul palcoscenico francese, ma l’etoile che con un assolo catalizza tutta l’attenzione. Per il mercato, perché, come si legge sulla rosea, il ragazzo dalle mille capigliature è già al centro di una spregiudicata asta tra i top club europei, figuriamoci che cosa succederà con la riapertura delle trattative, magari dopo un altro scudetto da protagonista con la Juve più un Euro 2016 da numero uno. Chelsea, Barcellona e City si sono già esposti, ma occhio alle outsider che potrebbero partecipare alla corsa al rialzo per il Monet senza prezzo (Raiola dixit) di Madama bianconera.

Eventuale base della trattativa: dai 100 milioni in su. Cifra che può serenamente aumentare da qui alla riapertura del mercato, poiché il rendimento del 10 della Signora è in fase crescente.

CRITICHE E RECORD – L’Equipe ha dedicato al francese la prima di ieri: titolo “il caso Pogba”, dalla guerra dei diritti d’immagine tra Raiola e l’ex agente-amico di Paul, Oualid Tanazefti, risolta a colpi di quattrini, ai chiacchiericci di mercato, con il Chelsea ancora più scatenato dopo l’approdo di Conte. Il giornale transalpino lo accusa di non essere ancora decisivo in nazionale. La stessa cosa che a cicli alterni gli viene rimproverata alla Juventus. Paul ha un po’ il difetto di andare a corrente alternata, ma non buca gli appuntamenti importanti (vedi Monaco e ritorno col Napoli). Non a caso è il secondo bianconero più utilizzato da Massimiliano Allegri (41 presenze, con l’Empoli può raggiungere il capolista Bonucci, squalificato) e il quarto marcatore: altri 2 gol ed eguaglierà il suo record stagionale (10 l’anno scorso). La primavera è appena iniziata: Pogba ha tre mesi per convincere tutti, pure gli scettici dell’Equipe.

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