“Io sono della Juve e vogliamo vincere lo scudetto, poi penseremo al futuro”, parole e musica di Simone Zaza, oggi al ‘debutto’ in conferenza stampa direttamente da Coverciano. Sui bianconeri e sul suo domani, in fondo, avrà modo e tempo di pensare: oggi però l’azzurro sovrasta tutto. “Normale che ognuno voglia andare all’Europeo ma siamo consapevoli che il gruppo è solido – ha quindi continuato l’ex Sassuolo -. Se ho paura di non avere più la Nazionale perché gioco poco alla Juve? Sì, se vogliamo chiamarla così… “.
Una stoccata? No, non proprio. Del resto, “quello di Conte è un ragionamento giusto, anche se io faccio parte di una grande squadra al primo anno e sapevo che avrei trovato difficoltà. La Nazionale è sempre stata un grande stimolo perché ho cercato di sfruttare le occasioni e di fare gol”. E allora, tutto rientra. Anche perché è lui stesso a mettere le cose in chiaro: “Non ho paura: la società a gennaio mi ha bloccato e anche io non volevo andare via. Sento di poterci stare, di poter dare tanto a una grande squadra e andare via sarebbe stata una sconfitta. Poi a nessuno piace stare in panchina”.
Ecco: testa bassa e lavorare, come sempre. Solo così si ottengono risultati, solo così si strappano minuti e si ottiene ciò che si vuole. E poi, chissà: un pensierino al futuro è abbastanza lecito. “Se andrò all’estero? Ma no, ora sono della Juve e prima di pensare a un’altra squadra vorrei affermarmi e diventare un gran giocatore, poi si vedrà”, chiosa Simone. Che sulla Champions ritorna, ma a modo suo: “Non ho giocato, ma quant’ho sofferto…”. Era in buona compagnia, sì.