“A seguito degli eventi di oggi a Bruxelles, la UEFA intende ribadire il proprio impegno nel porre la sicurezza al centro dei suoi piani organizzativi per UEFA EURO 2016“: anche il calcio, da sempre immenso aggregatore sociale, viene coinvolto dagli attentati terroristici che negli ultimi mesi stanno diffondendo paura e terrore in Europa. La UEFA, l’organizzazione che governa il calcio europeo, prende posizione con un comunicato per rassicurare il pubblico in vista dei prossimi Europei in Francia.
Fa sapere l’UEFA, che le organizzazioni adibiti all’organizzazione di Euro 2016 “continueranno il loro lavoro congiunto e monitoreranno periodicamente il livello di rischio per il torneo ed i loro rispettivi piani organizzativi. Da oltre tre anni a questa parte, l’organizzazione dell’Europeo 2016 ha lavorato a stretto contatto con le autorità competenti per sviluppare i meccanismi più appropriati al fine di garantire un torneo sicuro e protetto e sono state prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti”.
RISCHIO PORTE CHIUSE – Tuttavia, Giancarlo Abete, vicepresidente UEFA, in esclusiva a “Tutti convocati”, esprime senza mezzi termini la sua preoccupazione: “Gare a parte chiuse? Il rischio può sempre esistere, in una competizione in cui l’evento deve avvenire è non rinviabile. Il problema sicurezza è primario per tutti noi, del resto anche gli ultimi due Mondiali per motivi diversi sono stati comtrassegnati dal rischio di forti tensioni sociali. Sia come cittadini che come dirigenti sportivi dobbiamo aumentare le nostre attenzioni in materia di sicurezza”.
This post was last modified on 22 Marzo 2016 - 17:53