Dal Palermo alla Juventus, un passaggio da sogno, ma il rischio vertigini è elevatissimo: perché a Vinovo si lavora a livelli altissimi, per i massimi traguardi. Paulo Dybala, però, dopo un breve periodo di ambientamento, non ha affatto accusato il passaggio dalla lotta salvezza a quella per lo Scudetto. La “Joya” argentina è diventata in pochi mesi un leader tecnico per la Juventus, un costante punto di riferimento in campo per i suoi compagni
Il numero 21 della Juventus, intervistato da “El Chiringuito”, ha esternato le sue emozioni nell’indossare la maglia bianconera. Ecco quanto evidenziato da Goal italia:
UN SOGNO – “Giocare nella Juve è una cosa magnifica, un vero sogno essere in un club così importante. E’ stato un salto per la mia carriera, a 22 anni passare in una società del calibro della Juventus è indescrivibile. Ma guai a rilassarti, quando sei in una squadra del genere non ti è concesso”.
INFANZIA DIFFICILE – “Vengo da un paese molto piccolo dove i sogni sono tanti, la morte di mio padre così giovane mi ha aiutato a crescere, maturare ed essere più sveglio”.
RAPPORTO CON MORATA – “E’ una gran persona, ora siamo amici. Quando io ero al Palermo e lui alla Juve intervenne su di me con un intervento molto duro, ma prima del mio arrivo in bianconero mi scrisse e i rapporti divennero buoni”.
MESSI E CRISTIANO RONALDO – “Quando un idolo come Leo dice questo di te vuol dire che stai lavorando bene, che stai alimentando al meglio il tuo cammino. Quando andai in Nazionale lui era infortunato e non ci incrociammo, spero di vederlo presto. CR7 è un giocatore di classe, da ammirare. Può trasformare ogni azione in goal. Il Real ha un buon gioco, ma è difficile che in poco tempo Zidane possa dargli un’identità precisa. In attacco il Barça è la squadra più forte che ci sia, ha i migliori calciatori al mondo”.
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This post was last modified on 21 Marzo 2016 - 17:14