Juventus – LIAC New York 6-0 Le pagelle dei bianconeri
Vitali 6 – Spettatore non pagante, non deve compiere nemmeno una parata. Il momento di massimo sforzo nella sua gara è la sostituzione. (Dall’8′ st Consol 6.5 – Compie un solo intervento, ma è un’autentica meraviglia. Il tuffo all’incrocio con cui nega la gioia del gol su punizione ad Acampora avrebbe meritato palcoscenici migliori).
Beruatto 6 – Non trova ostacoli e così fa il bello e il cattivo tempo in entrambe le fasi, provando ad essere più concreto possibile in avanti. A proposito di progressioni offensive, si prende un’ammonizione sciocca commettendo fallo di mano nell’area avversaria.
Vogliacco 6 – Gli avversari non lo mettono mai in difficoltà e così lui vive il più tranquillo dei pomeriggi, facendo il suo dovere in chiusura e non disdegnando nemmeno la conclusione dalla distanza.
Severin 6 – Diligente, non va mai in difficoltà e, come Vogliacco, passa un pomeriggio molto tranquillo. (Dall’8′ st Coccolo 6 – Esattamente come il compagno, non ha difficoltà. Svolge il suo compito con estrema serenità).
Eleuteri 6 – La tenuta difensiva non viene mai messa alla prova, così spesso prova a farsi vedere in avanti, con alterne fortune. Un po’ deludente al momento di mettere i palloni in mezzo, ma qualche buono spunto lo offre.
Bove 6.5 – Libero da pressioni che in campionato ne avevano saltuariamente ostacolato l’affermazione, gioca una gran partita. Altruista, regala una marea di assist succulenti ai compagni e si fa trovare sempre pronto quando a chi transita nella sua zona serve una soluzione. Sfiora il gol con una gran punizione. Se lo sarebbe meritato.
Clemenza 7 – In una gara dove tra le due squadre c’è un abisso, un giocatore come lui deve emergere. E non delude. Domina il centrocampo, porta in vantaggio i suoi, trasformando un rigore procurato da Pozzebon, servito da un suo lancio alla Pirlo (e non è un modo di dire) e sigla la doppietta con un piccolo capolavoro. Da segnalare, perché importante nel suo percorso di crescita nel nuovo ruolo, il gran pallone recuperato da cui si origina il 2-0. Sempre decisivo, insomma. Migliore in campo. (Dall’8′ st Didiba 6 – Entra a gara già decisa e accetta il ruolo di comparsa senza acuti. Fa il suo, per quel che poteva servire).
Tamba M’Pinda 6.5 – Partita un po’ confusionaria la sua, ma, nel finale, sigla il suo primo gol con la maglia bianconera ed è protagonista della progressione che permette poi a Pozzebon di siglare il 2-0.
Di Massimo 5.5 – Male anche contro gli americani, dopo la prima uscita non brillantissima. Si intestardisce troppo nel dribbling e non opta mai per la giocata più semplice. La tecnica c’è, ma la sensazione è che ci sia da lavorare per insegnargli a indirizzarla. (Dall’8′ st Vadalà 6.5 – Attivo fin dai primi istanti, entra per cercare il gol e lo trova su rigore, che lui stesso si guadagna. Dà l’impressione di avere ben chiara l’occasione che rappresenta questo Torneo).
Dieye 6 – Colpisce una sfortunata traversa a inizio ripresa, ma a parte quello combina pochissimo, sbagliando spesso la giocata più importante. Si impegna, comunque. (Dall’8′ st Morselli 6.5 – Entra in campo con ben altro spirito rispetto al compagno di cui prende il posto e ci mette pochissimo a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori. Molto positivo l’atteggiamento, nonostante il risultato già acquisito. Grosso sarà soddisfatto).
Pozzebon 6.5 – Se lui e Clemenza sono i ‘titolari’ in campo, un motivo ci sarà e si vede chiaramente. Si guadagna il rigore del vantaggio, segna il gol del raddoppio e combatte come nei migliori momenti di forma. Quando la gara tende a spegnersi, si calma anche lui, ricomparendo di tanto in tanto, ma non riuscendo a trovare la doppietta personale.
Grosso 6.5 – Questa gara era una pura formalità e lo testimonia anche l’esiguo numero di bianconeri portati fino a Pistoia. Lui fa giocare tutti, approfittando dell’occasione per chiarirsi le idee su qualche ragazzo.
Edoardo Siddi