Quanti chilometri. Dal derby di Cuadrado a quello di Pogba, il risultato non cambia: è vittoria – pure netta – degli uomini di Allegri. Che perdono Dybala, ma non la voglia e l’entusiasmo. Ad illuminare, ecco il talento con la casacca numero dieci: una perla su punizione, quindi l’assist sublime per Alvaro Morata. Post Monaco, la miglior medicina possibile.
Ma ecco le pagelle dei bianconeri!
BUFFON 6.5 – Nove-sette-tre. Metteteli insieme, ed ecco il record del portiere più forte di tutti i tempi. Sono tre minuti di passione, seguiti dalla gioia e dai pugni stretti: Gigi indica calma, ma dentro ribolle. Un tempo dopo, Belotti chiude tutto: la leggenda però non morirà mai.
RUGANI 6.5 – Non male, specialmente ad inizio partita. Immobile sfila poco, con Belotti è lotta ad armi pari in termini di generosità. Il fatto è che crescere con Bonucci-Barzagli può dare una mano sensazionale…
BONUCCI 7 – Oh, il cuore non manca mai. Ma proprio mai. E neanche le chiusure, e nemmeno i faccia a faccia. L’abbraccio con Buffon a fine primo tempo è emblematico: il record è di tutti, non solo del capitano. Anche oggi, firma a caratteri cubitali.
BARZAGLI 7 – Un tacco in più, meravigliosamente in più. L’uomo dei miracoli non si smentisce neanche nel derby: è che quando Maxi Lopez è lì per riaprirla, va con tutto il corpo e sentenzia a modo suo il match. Cuore puro.
LICHTSTEINER 6 – Va di serpentine, tiene bene su Gaston Silva e… si fa male. Sarà il campo, sarà la stanchezza post Monaco: però Stephan cede e chiede il cambio. E quando lo fa, non è mai un buon segnale.
CUADRADO 6 – Allegri gli chiede di correre, lui esegue. Poi aggiunge sacrificio nei momenti di difficoltà e quel pizzico di qualità quando c’è da fare superiorità numerica. Chiamatelo rincalzo…
KHEDIRA 6.5 – Va, va e ancora va. A mo’ di sorpasso, prende il Toro per le corna e l’infila con tocco da bomber. Sta bene fisicamente, oh se sta bene. Va dentro con continuità, riprende la linea e gestisce al meglio il centrocampo. Peccato per l’espulsione: ingenuità clamorosa.
LEMINA 6.5 – Pulizia, ordine, disciplina e qualche leziosità. Mai di troppo, però. In mezzo fa ciò che gli chiede Allegri: detta i tempi e alza il pressing. Il mister incassa bene: a suon di prestazioni, chissà che le prospettive future non possano radicalmente mutare.
POGBA 8 – Ci sono giorni in cui è talmente leggero che il paradosso s’impossessa del suo genio: si fa così docile, eppure così forte. Certi colpi son solo da brividi veri. Perché apre con una punizione che sa di Pirlo, e poi chiude con un tocco per Morata che sa di Zidane. Nel mezzo, Paul Pogba: dieci verissimo.
ALEX SANDRO 5.5 – Il fallo è ingenuo, e poi è pure fortunato nel non prendersi il secondo giallo. Dopo una carrellata di ottime prestazioni, inciampa quasi sul più bello. Si cresce anche così: di paura.
DYBALA 6 – Un solo allenamento nelle gambe, eppure è dentro lì che sgomita col Torino intero. Fa bene, almeno fino alla mezz’ora: quella serpentina aveva illuso tantissimo, poi lo spirito da lottatore deve purtroppo cedere all’ennesimo guaio muscolare. E in bocca al lupo…
MORATA 7.5 – Sta bene. Anzi, no: sta alla grande. Corre, lotta: mai domo e sempre sul pezzo. La doppietta è difatti un regalo per tutta l’abnegazione: da qui in avanti può togliersi tante, ma tante soddisfazioni. Sta a lui e alla sua testa.
MANDZUKIC 5.5 – La sponda per Khedira, e poi? Buio pesto. Serve che cresca, indubbiamente. E la forma è quella che è, inevitabilmente. Però le statistiche iniziano a parlar chiaro: gli ultimi due gol parlano di Carpi. Ecco.
ZAZA s.v. – Entra nel finale, ma può pochissimo.
ALLEGRI 7 – Rischia Dybala e dovrà subirne le conseguenze, per il resto è vittima della partita. I numeri, alla fine, danno sempre ragione a chi vince. E lui lo fa, da un girone intero. Dal derby al derby, il suo zampino è stato fondamentale.
Cristiano Corbo
This post was last modified on 21 Marzo 2016 - 09:47