“Se quella palla…!” Queste saranno le parole che difficilmente andranno via dalla mente dei tifosi bianconeri. Fa male, tanto. E la notte non ci dormi. Ti giri e rigiri su quel cuscino che intanto va bagnandosi con qualche lacrima. La Juve era ad un passo dai quarti. La Juve viene beffata sul finale. C’è da sottolineare la grande prova della squadra che ha lottato con tutte le proprie forze gettando il cuore oltre l’ostacolo ma alla fine il tabellino segna 4-2 al 120′ minuto di gioco. E pensare che al 90′ si era sull’1-2.
Nulla si può rimproverare a questa squadra. La montagna da scalare era altissima e la Juventus era arrivata in cima apprestandosi ad una discesa che sembrava meno tortuosa. Il Bayern si riprende e inizia a macinare gioco. I giocatori di Allegri spendono tante energie nel tenere la posizione e rincorrere gli avversari ma alla fine sono gli episodi a fare la differenza.
Douglas Costa è implacabile ed è proprio il brasiliano a servire l’assist per Lewandowski. In questo caso è Bonucci a perdersi l’attaccante polacco che stacca liberamente mettendo la palla alle spalle di Buffon. Ed è la scintilla che scatta nei giocatori di Guardiola. Di lì in poi, sarà assedio bavarese nella metà campo bianconera.
Appellarsi alle sviste arbitrali non servirebbe a nulla. Anche in questa sfida ce ne sono state. Rimpianti ce ne sono, qualche errore è arrivato anche sotto porta con Cuadrado nel primo tempo e Morata nella ripresa. Durante i supplementari, poi, Lichtsteiner sfiora il vantaggio e sul 3-2 prima Mandzukic la spara su Neuer e poi Sturaro divora una ghiotta occasione sulla respinta.
Si parlerà di una Juve uscita a testa alta dalla Champions League. Si parlerà del destino crudele che ti riserva il calcio. Da 0-2 a 4-2: in tanti si dimeneranno per quell’errore e tra le coperte e qualche lacrima si chiederanno: “Se quella palla…!“.
Michele Ranieri
This post was last modified on 17 Marzo 2016 - 14:10