Nell’enorme sconforto provocato dall’eliminazione di ieri, uno su tutti è rimasto più colpito e deluso degli altri: Mario Mandzukic. Il grande ex (anche se non direttamente vista la breve esperienza all’Atlètico Madrid) ha vissuto in prima linea la rimonta subita dagli uomini di Allegri. Infatti subito dopo il suo ingresso in campo la squadra si è totalmente abbassata riducendo al minimo la pericolosità offensiva, da lì in poi la squadra si è schiacciata a ridosso di Buffon subendo prima il gol di Lewandowski e poi quello del pareggio di Müller.
LA SQUADRA PRIMA DI TUTTO – Allegri ha preferito non stravolgere quanto preparato in settimana, quel 4-5-1 con il solo Morata là davanti che ha creato grandi difficoltà al Bayern Monaco. L’allenatore di Livorno ha giustamente anteposto gli interessi della squadra a quelli del singolo e lo svolgimento della partita gli ha dato ragione. La squadra ha giocato una delle migliori partite dell’anno senza l’ariete croato, sempre pronto a dar battaglia per sfondare i muri difensivi avversari, che però rimane comunque una pedina importante per le battute finali della stagione.
Simone Dinoi