Parlare di turn over in una squadra come il Bayern fa quasi venir da ridere. Perché se una squadra si presenta in attacco con Thomas Muller, Gotze, Ribery e Coman, non si può certo dire che i più forti siano fuori. Perché in ogni caso il talento è tantissimo, quasi spropositato. In panca però siedono Lewandowski, Douglas Costa, Vidal e Robben, quest’ultimo nemmeno in panchina. Guardiola quindi mischia un po’ le carte in vista della Juve, facendo riposare alcuni big. Si rivede anche Gotze, che non giocava titolare in Bundes dal 4 ottobre scorso.
TRADIZIONE FAVOREVOLE – Contro il Werder il Bayern ha una tradizione favorevolissima: gli ultimi 5 incontri in Bundesliga sono terminati con 5 roboanti vittorie della squadra di Monaco. Si ricorda uno 0 a
WERDER SPAZZATO VIA – Nel secondo tempo è tutto come prima: Bayern dominante e Werder osservatore non pagante. Una miriade di occasioni create, alla fine saranno 20 tiri totali contro i soli 2 degli avversari, con lo strabiliante dato dell’80% di possesso palla nei 90 minuti. A chiudere la pratica sempre Muller, che mette a referto la trentesima rete stagionale al 66′, che sfrutta una respinta di Wiedwald dopo un gran tiro al volo di Ribery da fuori area. E allora inizia la girandola di cambi, entra anche Lewandowski, che pochi minuti dopo firma il 4 a 0 in contropiede dopo un abbozzo d’attacco finito male per il Werder. Nel finale anche Thiago firma la doppietta personale, servito dal terzo assist di giornata di Coman che sulla fascia ha fatto quello che ha voluto.
Guardiola può sicuramente sorridere dopo questa prova: risultato rotondo, Neuer che non si sporca nemmeno in guantoni e big freschi per la Juventus. Che però scenderà in campo con un atteggiamento aggressivo e totalmente diverso rispetto a quello del Werder, autentica vittima sacrificale che ha offerto liberamente il fianco all’avversario.
Oscar Toson
This post was last modified on 12 Marzo 2016 - 20:39