Determinante più che mai. Se osserviamo i numeri legati soltanto ai gol siglati in questa stagione, l’annata di Mario Mandzukic non sembra così importante. 6 gol in Serie A, 9 stagionali. Ma la sua importanza è slegata dalle esultanze personali.
ASSIST – A fronte di quanto sembri, Mandzukic non è il classico attaccante d’area di rigore, che aspetta che arrivi il pallone all’interno dei 17 metri per metterla dentro. È molto mobile, capace di dare assistenza anche ai compagni. Come ieri: 2 assist, uno da azione da calcio d’angolo per l’accorrente Barzagli, un altro, di sponda, per il gran gol di Mario Lemina. Nelle ultime 8 partite, è entrato in 7 gol bianconeri: 4 gol, 3 assist. Ma non solo.
AIUTO PREZIOSO – A un certo punto, nella partita di ieri, Max Allegri ha sgridato il croato, reo di muoversi troppo e di non fare presenza in attacco. Mandzukic, dal canto suo, non smette mai di pressare gli avversari, in qualsiasi zona del campo si trovi, incitando anche i compagni a farlo e arrabbiandosi quando non lo fa. Nella partita contro l’Atalanta, ha salvato anche molte volte su occasione di angolo avversario e, in una circostanza, è rientrato da corner a favore per liberare l’area di rigore dal pericolo contropiede bergamasco.
Insomma, un tuttofare dalla grinta, carattere e personalità immensi. Un giocatore quasi unico nel suo genere che, settimana dopo settimana, diventa sempre più determinante per la squadra.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
This post was last modified on 8 Marzo 2016 - 16:19