Sassuolo-Juve 3-2 Le pagelle dei bianconeri
Audero 5 – Autore di una bella parata nel primo tempo, ha colpe evidenti sul gol del pareggio del Sassuolo, che, di fatto, apre la giornataccia della retroguardia bianconera. La deviazione che libera Pierini, infatti, è un erroraccio che da lui, sempre una certezza, non ci si aspetta.
Lirola 5.5 – Bene in fase offensiva, molto sottotono quando si tratta di difendere. Soffre terribilmente un guizzante Pierini, ma, soprattutto, ha sulla coscienza il punto non portato a casa. Al 93′, infatti, ha sul piede il pallone del 3-3: palo sfiorato e pareggio mancato.
Romagna 6 – La difesa è irriconoscibile, ma anche nella peggiore delle giornate lui fa il suo. Non sbaglia quasi nulla e dà una grossa mano a Lirola, rappresentando l’unico ostacolo tra Pierini e la porta. Nulla può, però, quando i compagni decidono di combinare la più brutta delle frittate.
Blanco Moreno 4.5 – Dall’inizio si percepisce sia una gara complessa, ma quello che combina su Adjapong in occasione del gol del 2-1 avversario è da censura. Cincischia a un metro dalla porta con il pallone, cercando dribbling complessi e finisce per regalarlo all’avversario. Da lì in poi va ulteriormente in confusione e la zona di sinistra diventa terreno di conquista dei neroverdi.
Coccolo 5 – Non inizia male, ma l’errore sul gol del 3-1 ha un peso specifico troppo grande per non essere tenuto in considerazione. Errore di posizionamento e liscio non da lui, che finora non aveva mai deluso così. Soffre per tutto il match Adjapong e il poco sostegno da parte di Blanco peggiora ulteriormente la sua giornata.
Macek 6 – Sempre nel vivo del gioco, non delude sotto l’aspetto dell’impegno, ma è meno concreto del solito nel momento decisivo, si tratti di conclusione o ultimo passaggio. Fa comunque la sua partita. Come sempre, d’altronde.
Clemenza 6.5 – Nella partita peggiore della Juve, gioca una delle sue migliori gare nel nuovo ruolo che gli si sta cucendo addosso. Mette lo zampino in tutte le azioni pericolose, si propone sempre benissimo e gioca più alto, con più autorità e serenità, presidiando una zona di campo più ampia. La nota più positiva di questa giornata è probabilmente questa.
Cassata 6.5 – In una corsia di sinistra dove funziona poco e nulla, è il migliore. Combatte, sostiene finché può e recupera una marea di palloni. È propositivo anche in avanti, sebbene con un Sassuolo piuttosto bravo a chiudersi non sia facile trovare spazio.
Kastanos 7 – Il migliore dei suoi. Segna una doppietta, e già questo non è certo un dettaglio, ma gol a parte è il più reattivo del tridente d’attacco e anche il più attento nello svolgimento della fase di non possesso, dando una mano al centrocampo. La crescita è sempre più evidente e anche il gol siglato nei minuti finali dimostra come sia stato l’ultimo a smettere di crederci.
Vadalà 5.5 – Si muove bene all’inizio e nel primo tempo trova anche il gol, sebbene annullato per fuorigioco, ma non combina niente di particolarmente positivo e, alla distanza, cala vistosamente, Altra prova decisamente sottotono.
Di Massimo 6 – Meglio di Vadalà, anche se per larghi tratti della gara sparisce. Il ruolo di vice Favilli, d’altronde, non è semplice da ricoprire e lui fa il massimo, rendendosi anche protagonista dell’assist per il secondo gol di Kastanos. Rispetto a quando è arrivato, è un giocatore molto più adatto alla categoria.
Morselli 5 – Chi l’ha visto? Entra in campo, ma non riesce a dare la scossa, né a rendersi pericoloso, assorbito dalla difesa del Sassuolo, che fa densità al centro, rendendo il suo compito estremamente arduo.
Pozzebon 5 – Quando scende in campo, si capisce come mai Grosso tenga in panchina un giocatore da undici gol in campionato. Fuori forma soprattutto mentalmente, sbaglia praticamente tutti i palloni che transitano dai suoi piedi.
Grosso 5.5 – Sceglie un tridente che non si rivela troppo efficace, anche a causa della leggerezza di Vadalà e Di Massimo, ma forse non aveva grandi alternative. Sugli svarioni difensivi, errori dei singoli che finora non avevano mai tradito, non si può dire abbia responsabilità. Forse un po’ di fisicità a centrocampo prima avrebbe potuto aiutare?
Edoardo Siddi