Pur col fiato sul collo la Signora non sbaglia. La risposta alla vittoria del Napoli arriva subito, pulita, con poche sbavature e altrettanto pochi brividi, vincendo per 2 a 0 sul campo dell’Atalanta. Il merito, anche se non è finito sul tabellino dei marcatori è anche il suo: di Mario Mandzukic.
LOTTATORE – Il croato ha dimostrato ancora una volta quanto sia indispensabile per l’attacco della Juventus, risultando la solita spina nel fianco per la difesa avversaria. La sua sola presenza incute timore, portando all’errore chiunque gli si opponga. Oggi non è stato protagonista di clamorose occasioni da gol, ma il suo lavoro sporco si è ugualmente sentito. Anzi, più di ogni altro, si è sacrificato per la squadra mettendo a disposizione le sue devastanti doti fisiche, facendo da spola tra attacco e difesa, risultando praticamente onnipresente ogniqualvolta ce ne fosse stato bisogno.
ASSISTMAN – Seppur non segnando, Mandzukic lascia comunque il segno al 24′ con l’assist di testa per il gol di Barzagli. Il numero 17 è abilissimo nell’imporsi fisicamente sui difensori in area avversaria e a sfruttare al meglio il calcio d’angolo calciato da Dybala. Uno a zero che prende dunque parzialmente anche la sua firma. Altra possibilità per lasciare il segno ce l’ha in un tête-à-tête con Sportiello, che prova ad andargli via in dribbling ma non ci riesce, col croato che ruba palla e prova segnare a porta vuota trovando però il muro nerazzurro.
UOMO SQUADRA – Il meglio però Mario lo dà nell’estremo supporto ai suoi compagni: emblema è l’azione in contropiede dell’Atalanta, che prova a rendersi pericolosa all’inizio del secondo tempo con Borriello che mette una palla in mezzo e che proprio il croato, dopo essersi fatto 84 metri in velocità, mette fuori di testa. Energia dirompente, abnegazione totale, sacrificio. Ecco come si può definire, in breve, la grande prestazione dell’attaccante bianconero, che a ripetizione sarà un difensore aggiunto per la retroguardia juventina.
Ad una prestazione maiuscola come questa è mancato, davvero, solo il gol. Ma fino alla fine della stagione c’è ancora tempo: perché questo Super Mario non sembra volersi per niente porre limiti.
This post was last modified on 7 Marzo 2016 - 10:06