Al momento della sua proclamazione di qualche giorno fa come nuovo presidente della Fifa, Gianni Infantino ha promesso l’avvio di una nuova era nel calcio. Un impegno non da poco e di certo molto ambizioso, ma dopo le note vicende che hanno visto molti personaggi invischiati nelle faccende di corruzione, c’è bisogno di nuove idee e personalità in grado di dare un cambio di marcia deciso. E tra i suoi punti cardine nel programma stilato c’è l’allargamento del mondiale da 32 a 40 squadre, idea che comunque era prevista anche da Blatter e Platini.
ALLARGAMENTO – Con questo allargamento si vuol favorire lo sviluppo del calcio nel mondo, facendolo arrivare anche in quei paesi più poveri e con meno possibilità rispetto ad altri. Come già detto, questa idea è sempre stato applicata anche da Blatter, che non a caso ha organizzato gli ultimi mondiali in Corea, in Sudafrica e in Brasile, con i prossimi in programma in Russia e in Qatar. Tutto questo implica ovviamente un ampliamento del business stesso della Fifa e del suo tornaconto, che nel quadriennio 2010-2014 ha superato i 5 miliardi di fatturato. Non solo però mondiali, anche le competizioni continentali verranno presumibilmente allargate: gli Europei, attualmente con 16 squadre, prima o poi arriverranno a 24 iscritte.
RICERCA DI NUOVI MERCATI – Certo è che per la Fifa non è un momento ideale dopo gli acclamati scandali e dopo Brasile 2014 non è stato firmato alcun tipo di contratto di sponsorizzazione. Mancano ancora circa 550 milioni per raggiungere ancora una volta i 5 miliardi di fatturato nel quadriennio e le cifre intascate poco tempo fa per i diritti tv per i prossimi Europei non hanno rispettato le attese, con contratti e diritti quasi “svenduti” a Italia, Francia, Germania e Inghilterra. Le somme intascate dalla Fifa insomma non hanno soddisfatto le attese, ma quello a cui si punta veramente sono i paesi “nuovi”, non di certo un mercato già saturo e affermato come quello europeo. Ecco quindi da dove deriva questo allargamento delle competizioni tanto agognato. Il Medio Oriente, Estremo Oriente e America: sono questi gli obiettivi.
NUOVE FRONTIERE – Sono le nuove aree di sviluppo, che possono garantire grandi introiti e possibilità. L’ultimo contratto siglato in Cina per la trasmissione delle partite del campionato è stato siglato ad una cifra 20 volte superiore rispetto al precedente: si è passati dai 12,5 milioni di euro dell’emittente pubblica CCTV a 1,25 miliardi versati da Ti’ao Power per il quadriennio 2016-2020 per la Chinese Super League. Oppure come il nuovo contratto per la lega statunitense, valido da maggio 2016 al 2022, è costato ad Espn, Fox Sports e Univision Deportes ben 630 milioni. Le nuove frontiere sono quindi sia ad est che ad ovest. Infantino, come un esploratore, deve guidare il calcio verso nuove frontiere.
Oscar Toson