“Momento magico? Son vent’anni che Gigi è straordinario”. Allegri la mette così, in conferenza: giusto per puntualizzare l’uomo ed il campione su cui si sta candidamente discutendo. È che Gianluigi Buffon è sì straordinario, ma lo è proprio in senso stretto: in quanto va sempre e comunque fuori dal banale, comune, usuale. Per intenderci: sapete quanti minuti son passati dall’ultimo gol subito in campionato? Chissà se già dopo il tocco dentro di Cassano, in cuor suo, Gigi un po’ lo sospettava: dal gol del barese è difatti trascorsa una vera e propria eternità. Composta da 746 minuti e mille parate. Da otto intere partite più ventisei minuti della gara di Genova. Ecco, intesi.
RECORD – Certo che c’è riuscito: il numero uno ha innanzitutto superato se stesso, andando a migliorare l’ultima striscia d’imbattibilità (745′). Un po’ come la Juve, nel presunto anno di transizione, Buffon è finito per far di conto primato dopo primato. Chiedere per informazioni ad Alessandro Del Piero, già superato in termini di minuti giocati in tutte le competizioni con la Juventus (50.954′): ora è lui, il primatista. Come lo è nella classifica speciale delle presenze da titolare: Alex è fermo a 553, il portiere è ormai arrivato a 569. E non si fermerà, almeno per quel paio d’anni che restano.
ORA ROSSI – In attesa d’insidiare l’ex dieci juventino anche in termini di presenze totali (569 per Buffon, 705 per Del Piero), l’ultimo muro da scavalcare vede il faccione arrabbiato di Seba Rossi disegnato come il più colorato dei murales: quanto manca per il record assoluto d’imbattibilità? Ancora un po’, ancora 183 minuti (157 per arrivare almeno a Zoff). Il tempo di due partite – contro Atalanta e Sassuolo – più qualche istante del derby. Ah, però con altre due gare senza subire gol finirebbe per farne un altro, di record: nessuno è mai arrivato a 10 clean sheets. Altra tacca, pure importante. La storia del calcio si fa ora, ed è tutta nelle sue mani.
Cristiano Corbo