A dodici giornate dalla fine del campionato di Serie A, la Juventus è ancora in corsa nei tre tornei stagionali e si tuffa in questo ultimo scorcio di stagione con più consapevolezza che mai. Con una semifinale di Coppa Italia che sembra archiviata (servirebbe un 4-0 dell’Inter per essere eliminata) e il fronte Champions, tutto sommato, ancora aperto, bisognerà dosare bene le forze per arrivare fino in fondo in almeno due dei tre obiettivi stagionali. Un calo sarebbe fisiologico e starà a mister Allegri saper gestire bene la rosa a propria disposizione.
TURN OVER – E’ infatti impensabile che si arrivi a fine stagione utilizzando sempre gli stessi dodici-tredici giocatori senza che si incappi in pericolosi scivoloni. In questo la società sembra essersi cautelata, mettendo a sua disposizione “seconde linee” che sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra d’Italia. Forse è veramente questa l’arma in più rispetto alle dirette inseguitrici. La storia si ripete, dunque. Anche nelle scorse stagioni, nonostante la manifesta superiorità anche sul piano tecnico, si arrivava al giro di boa del campionato con un testa a testa, quando col Napoli, quando con la Roma. A far la differenza è stato, in quei casi, l’intero girone di ritorno. che la Vecchia Signora ha sempre gestito meglio rispetto alle altre grazie alla maggior completezza della rosa.
SCONTRI DIRETTI – Una volta archiviata la pratica Inter, sono ben tre gli appuntamenti importanti che la Juventus dovrà affrontare in campionato: si tratta degli scontri diretti con Fiorentina e Milan, entrambi fuori casa, e il derby contro il Torino, da considerare un match a parte. Confrontando questa tabella di marcia con la diretta inseguitrice, il Napoli, si riscontra una particolare analogia, in quanto i partenopei avranno anch’essi due scontri diretti, entrambi fuori casa, contro Roma e Inter. Un ruolino di marcia che di per sé, tolti questi due/tre scontri al vertice non vede particolari insidie. Ma come ben sappiamo, e abbiamo potuto malauguratamente assistere a inizio campionato, anche le cosiddette “piccole” non sono assolutamente da prendere sotto gamba.
DUTTILITA’ TATTICA – Ora che è stato collaudato anche il 4-4-2, non senza alcuni problemi iniziali, si ha una maggior duttilità tattica, anche se il passaggio da un modulo a un altro a partita in corso preveda lo snaturamento tattico di Paul Pogba, relegandolo al ruolo di fascia. Poco male, però, se serve in alcuni casi ad abbassare il baricentro per cercare di contenere in maniera più efficace gli assalti avversari. Inoltre giocherà un ruolo fondamentale l’alternanza delle quattro punte, anche se andranno fatte varie considerazioni in base alla loro possibile coesistenza in campo. Paulo Dybala sembra colui che per caratteristiche potrà trovare maggior minutaggio, affiancandogli uno tra le punte pure a disposizione. Per il centrocampo e la difesa sarà importante trovare una buona condizione fisica, cercando di limitare all’osso infortuni che alla resa dei conti potrebbero costare caro.
SORPRESE IN VISTA? – La lotta scudetto che attualmente vede protagoniste Juventus e Napoli, potrebbe, infatti, allargarsi in caso Fiorentina e Roma trovassero una certa continuità in termini di risultati. I capitolini, dal canto proprio, sono reduci da sei vittorie consecutive, e sembrano poter rappresentare una valida concorrente in caso mantenessero una certa media punti da qui alla fine, soprattutto se le prime due della classe dovessero rallentare un po’. Discorso simile, ma non esattamente uguale, per la Fiorentina, che sembra poter finalmente riprendere a giocare come a inizio campionato. Lo scontro di domani sera con il Napoli potrebbe fornire indicazioni importanti sulla vera competitività della Viola con i team al vertice.