Classe e ordine a centrocampo: è questo Sami Khedira, che in Italia si sente finalmente apprezzato. È che in Spagna badano più alla forma che alla sostanza, ma il tedesco è uno di quelli concreti ed efficaci. Uno che vuoi sempre avere in rosa, più che contro: lo sa bene Massmiliano Allegri, che appena può lo manda in campo.
Se Khedira ha un difetto, infatti, è quello di essere troppo fragile. E, per questo, il tecnico bianconero aveva cercato di preservarlo per la sfida al Bayern Monaco: turno di riposo contro il Bologna, appena rientrato da un altro stop, per essere al massimo in vista del big match. Ma l’ex madridista non ha resto quanto ci si aspettava, quanto si aspettava lui stesso. Non gli va proprio giù, perché è un vincente e vuole subito riscattarsi.
Contro l’Inter, perciò, sarà in campo: in questa stagione, per la prima volta, ne giocherà due di fila. Anche perché con i nerazzurri ha un conto in sospeso. È un talismano, Sami: tredici partite giocate, dodici vittorie. Dodici, già: per la perfezione manca un uno, che poi sarebbe il derby d’Italia dell’andata.
Zero a zero, a San Siro. Era l’ottava giornata, quando l’Inter sembrava poter competere per il primo posto e la Juventus era troppo brutta per essere vera. E dire che i bianconeri avevano pure potuta vincerla. L’occasione più ghiotta, manco a dirlo, l’aveva avuta Khedira: palo, a due passi dalla porta difesa da Handanovic. Ma, domani sera, la storia sarà diversa e, potete scometterci, il tedesco vorrà prendersi una rivincita tutta personale.