Lo Celso, è sfida Juve-Roma. Ma il Rosario non vuole cedere… per ora: ecco perché

Rosario, in Argentina, è terra di talenti: un certo Leo Messi è nato e cresciuto sulle rive del Paraná, il fiume che attraversa Brasile, Paraguay e Argentina, bagnando anche la provincia di Santa Fe. Ma sarebbe un peccato dimenticare un altro figlio di quelle acque, Angel Di Maria. Leo e Angel hanno in comune l’origine, ma non la squadra del cuore: la Pulga è un leproso, un hincha del Newell’s, mentre il Fideo è tifosissimo del Rosario Central.

Proprio tra le fila delle Canallas – le canaglie, in italiano – è nata un’altra stella: Giovanni Lo Celso, trequartista cresciuto nel mito di Di Maria. “È il mio idolo”, ha ripetuto in più occasioni. E, come lui, s’è saputo prendere la scena in pochissimo: sei mesi, tanti quanti gli sono bastati per essere definito la rivelazione del torneo. Che è andato al Boca Juniors, trascinato da Tevez, ma questa è un’altra storia.

Il talento di Lo Celso, come ovvio che fosse, non è passato inosservato: già in passato, il ragazzo ha rifutato offerte dall’Europa, come rivelato dal padre e dal suo agente. Era ed è tanta la voglia di vincere con la camiseta del Rosario, ma ora le tentazioni si fanno sempre più importanti e sarà difficile resistere: si sono mosse squadre del calibro di Juve, Roma, Liverpool e Chelsea.

Il prezzo è fissato: dieci milioni di euro. I bianconeri, secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, sono arrivati a offrire sei milioni di euro più bonus: l’intenzione è quella di girare il ragazzo al Sassuolo, per un prestito annuale, ma la proposta non convince ancora gli argentini. La Roma, però, sarebbe in piena corsa: ha offerto sette milioni, secondo Di Marzio, ma anche quest’offerta non ha prodotto risultati. Tanto dipenderà dal futuro di Walter Sabatini, perché se il ds dovesse salutare, l’affare potrebbe saltare e le altre avrebbero una concorrente in meno.

Tuttavia, secondo quanto si vocifera, non ci dovrebbero essere sviluppi sostanziali fino all’estate: i tifosi temono che una cessione potrebbe destabilizzare Lo Celso, come avvenuto con Franco Cervi. L’altro gioiello rosarino, infatti, è stato ceduto qualche mese fa al Benfica, ma è stato lasciato in prestito in Argentina fino a giugno: le sue prestazioni, tuttavia, sono state deludenti. Per evitare una situazione simile, anche in ottica Libertadores, la dirigenza preferirebbe rinviare ogni dicorso, anche se questi mese saranno utilissimi per costruire una via preferenziale. Juve e Roma continuano a lavorare.

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