Il match di Champions League di martedì sera fra Juventus e Bayern Monaco entrerà, senza il minimo dubbio, nel novero delle rimonte più incredibili della storia del calcio europeo. Vista la superiorità schiacciante dimostrata dalla squadra tedesca nei primi 60 minuti di gioco sembrava impossibile riaccendere il lume della qualificazione ai quarti di finale. Impossibile sì, ma non per tutti. La squadra, buttando il cuore oltre l’ostacolo che pareva insormontabile, ha mostrato a tutta Europa il suo immenso carattere dando prova del motivo per cui il suo motto sia “fino alla fine”.
FUTURO DA SCOPRIRE – Tutto ciò fa pensare che una società che punta a rimanere stabilmente fra le quattro migliori squadre d’Europa non possa permettersi di perdere un talento del genere, uno di quei giocatori fuori dagli schemi e dagli standard comuni. La “spada di Damocle” dei cento milioni di euro però incombe sempre nei pensieri della società e come ricorda il passato con la cessione di un altro fuoriclasse francese come Zidane sono stati acquistati giocatori del calibro di Buffon, Thuram e Nedved. La storia è ciclica, spesso si ripete, ma non è detto che anche questa volta vendere il proprio giocatore di spicco sia la scelta ottimale.
Simone Dinoi
This post was last modified on 10 Settembre 2016 - 11:53