Cuore, grinta e quel “fino alla fine” che da sempre rappresenta alla perfezione la Juventus. Nell’andata degli ottavi di finale Madama pareggia contro un super Bayern compiendo una fantastica rimonta. Dopo essere stata sotto di due goal, la squadra reagisce e realizza una “mezza” impresa dato l’andamento della gara durante buona parte del match. Il reparto offensivo, composto da Dybala e Mandzukic, supera la prova più difficile della stagione, bene anche Morata che subentra alla Joya nel secondo tempo.
M17 – Sappiamo a cosa state pensando, ma non è esattamente così. No, non è una versione evoluta dell’U.S. Colt Model 16, meglio conosciuto come M16, è semplicemente Mario Mandzukic, uno che di assalto se ne intende. Perfetto in tutte le zone del campo, fa l’assist per il primo goal ed ha un ruolo da protagonista nell’azione del secondo goal. Impetuoso nell’attaccare e mostruoso nella fase difensiva, insomma migliore in campo.
PRIMA JOYA – Spettatore non pagante durante tutto il primo tempo, non accorciando quasi mai la squadra, ma poi inizia la ripresa e Paulo inizia a carburare con qualche buona giocata. Accelera definitivamente, in una delle poche occasioni capitate ai bianconeri, quando si trova a tu per tu con Neuer e realizza il primo gol della Juve, il suo primo gol in Europa. Ha dato il “la” alla rimonta, prezioso.
MORATA D’EUROPA – Oramai, una cosa è certa. Quando si tratta di Champions League, Morata sa il fatto suo. Come se quella “musichetta” facesse scattare un meccanismo di potenziamento nel centravanti spagnolo. Alvaro non parte titolare, ma da quando subentra a Dybala al 75′, non sbaglia nulla. Ottimo l’assist di testa per il gol di Sturaro che permette alla Juve di agguantare il pareggio, preciso.
Michele Santoro (@michelesantoro9)
This post was last modified on 24 Febbraio 2016 - 07:52